


L'acqua calda che non c'era!
Web Directory Finale Emilia. Una lista che vuole raccogliere tutte le attività presenti sul territorio, rappresentate tramite i propri siti o pagine social.
Un servizio gratuito, una lista classificata, semplice ed intuitiva, per raccogliere e rendere disponibile cosa c'è a Finale Emilia. Non serve iscriversi, segnalare il tuo sito o la tua pagina social è facile, basta compilare il semplice form di raccolta dati.
aggiungi la tua attività

Chi non vorrebbe rivitalizzare il "centro storico" facendolo diventare la sede di una importante svolta culturale ed economica delle dinamiche del "paese".
Un Piano Strategico di valorizzazione del centro storico è un processo che traduce in un'unica regia le complessità del governo urbano e territoriale delle risorse, attivando progetti, strumenti e azioni integrate secondo un modello di sviluppo condiviso, per orientare i programmi e gli investimenti delle istituzioni e gli interventi dei portatori d'interesse verso regole che producano aumento della qualità della vita per l'intera comunità.
il problema....semmai..consiste nel definire cosa è il "centro storico", la valorizzazione del "centro storico" si concretizza nel perseguimento di obiettivi corrispondenti ad altrettanti progetti: il Marketing come strumento di sviluppo del Centro Storico, ovvero la messa in campo di una politica indirizzata a valorizzare le realtà imprenditoriali presenti nel Centro Storico, allo scopo di realizzare progetti di MARKETING TERRITORIALE condivisi tra pubblico e privato. La riqualificazione di spazi, dalla riduttiva funzione di parcheggio alla restituzione di fruizione cittadina attraverso l'istituzione di un ampio spazio urbano di pregio da vivere in modo diversificato. La riqualificazione delle aree del centro, mediante l'affidamento ad un operatore commerciale che esalti e valorizzi le peculiarità architettoniche e monumentali del luogo, armonizzandole con le esigenze economico-commerciali.
Essere amministratori, pensare alla riqualificazione del centro antico, richiede scelte di responsabilità, di rispetto dei luoghi e dei vincoli, di una visione ampia che analizzi nella sua complessità l'intero "centro storico", programmando interventi mirati, dopo confronti aperti con i professionisti del settore ed i "cittadini", che valutino lo standard estetico, per rilanciare la bellezza delle tracce di antichità presenti, valorizzare le architetture dei fabbricati, rendere vivibile e pedonabili le aree definite, amalgamandolo il tutto in una leggerezza estetica urbana.
Senza dimenticare i microinterventi di riqualificazione per favorire la continuità dei percorsi pedonali e l'accessibilità ai cittadini, allestimenti temporanei per usi aggregativi ed allestimento servizi igienici accessibili al pubblico.
Forse...dico forse, non è impossibile pensare in modo "aperto" a queste tematiche "future"...per questo serve una amministrazione lungimirante, che oltre alle definizioni di immediatezza di bilancio....sappia dare i giusti spazi programmatici di ciò che è la proria "vision" del territorio e del luogo che amministra. Forse chiedo troppo? Forse....ma come al solito mi piace dare un'occasione di pensiero a chi lo vuole leggere.
Come sempre mi piace concludere con una frase "storica:"Non penso mai al futuro. Arriva così presto. (Albert Einstein)

Capita però, neanche a farlo apposta, che il prefetto, o prefetta che dir si voglia, manda una diffida ad adempiere al sindaco Sandro Palazzi per ottemperare agli obblighi di legge, in merito alla approvazione del bilancio consuntivo dell'anno 2016, in altre parole "movat o va a cà". Va detto per correttezza, che non siamo l'unico comune inadempiente, ma non è una giustificazione se anche altri enti non lo hanno fatto!.
Io non so dire se questa diffida può essere messa in relazione con le tensioni esistenti tra Prefettura e Comune di Finale Emilia in merito alla questione richiedenti asilo, dove il sindaco Sandro Palazzi è stato l'unico sindaco della Bassa Modenese a non curarsi del confronto con gli altri primi cittadini, ha preso pubblica posizione contraria e non ha partecipato alle riunioni istituzionali sul tema.
So però, che fino ad ora, questa amministrazione si è molto data da fare, in merito al bilancio preventivo e alla programmazione, istituendo tagli ai servizi ed aumenti di tasse...in questo contesto, poteva accadere a chiunque di arrivare tardi nell'approvazione del bilancio consuntivo, specialmente se consideriamo che l'organico di questo ente è 'sottodimensionato' quindi si dispone di poche risorse nella propria organizzazione. L'ente Comune, è quasi la principale erogatrice di occupazione in questo territorio, con i suoi circa 120 dipendenti, (ossia circa un dipendente per ogni 100 cittadini Finalese), e, da quanto apprendo molti di loro sono indubbiamente trattati con i guanti, in fondo la professionalità e le responsabilità, in nessun luogo sono gratis.
Se il nostro sindaco, cerca tra le pieghe del bilancio (per usare sue parole), c'è chi cerca nell'albo pretorio e tra le pieghe dell'amministrazione trasparente le delibere di giunta, e, scopre che ad aprile 2017, si deliberano consistenti aumenti di compenso, a risorse in organico di questo Ente.
Poffarbacco, non che questi aumenti di stipendio non siano dovuti, mi domando solo se era l'unica soluzione quella di aumentare a talune risorse un valore economico in percentuale, che si traduce in tanti eurini che noi paghiamo, oppure, se negli stessi valori previsti di aumento, non si poteva trovare una risorsa alternativa.
Quindi è naturale conseguenza pensare che, probabilmente, esistono diversi modi con cui questa amministrazione muove i numeri nei propri bilanci ed in compensazione è naturale che si debbano aumentare le voci avere del bilancio, in quanto la media di venti euro pro cittadino, per pagare il proprio dipendente comunale, non sarà sufficente.
Se è vero che vero che il valore stimato di 20 euretti mensili procittadino, in fondo sono l'equivalente del costo di una connessione ad internet, è altrettanto vero che internet per lo meno funziona!


Vedere il sindaco Palazzi, don Pala, dedicarsi al taglio erba in un parco del territorio, e, manco completare l'opera, probabilmente attrae "favoritismi" di chi si limita alla notizia al tempo di facebook, ossia per quello che vale nel momento della pubblicazione, senza addentrarsi nel contesto del momento e del perchè questa notizia viene pubblicata.
Ho personalmente avuto modo di vedere "altre personalità" di questa giunta Finalese, operare in contesti di "pulizia" aree verdi pubbliche, ma senza che ne venisse dato più di quel tanto pubblicità sui social network. Ne deduco quindi che l'azione, è stata volontariamente pensata al solo scopo di "catturare" quei consensi, che, se ad aggi si votasse, sarebbero persi.
Indifferentemente da come ognuno ritiene utile fare di per se una azione di "marketing", mi piace rivolgermi a chi, quindi a tutti quelli che lo desiderano, e, che pensano sia più necessario una azione efficace di policy del territorio che una azione effimera di notizia. Ci sono cose che un sindaco, e la giunta che lo rappresenta, devono pianificare e realizzare per i cittadini ed il territorio che vanno ben oltre allo "taglio erba" stile "Forrest Gump".
Se il messaggi che si è tentato di far passare è "non ci sono fondi, ognuno faccia quel che può"....bhe, è terribile, sia perchè non si educa in questo modo "spot" la coscienza civica dei propri cittadini, sia perchè l'erba del territorio da tagliare è ben più ampia di quella cui il don Pala ha contribuito a sfalciare.
In realtà, credo che il messaggio proposto in questo gesto, per quanto messo in essere con la buona fede dell'ingenuità e, forse, dell'incompetenza, di chi crede che gestire un territorio sia come gestire una piccola famiglia, sia di per sè incomiabile come "buon esempio" educativo verso "figli", ma certamente non esaustivo, (ossia condizione forse necessaria ma insufficente), verso la molteplicità culturale di 15.000 ed oltre persone del territorio.
Un sindaco, e tutta la giunta, non dovrebbero basare la propria azione, di comunicazione e trasparenza, su fatti "spot", ma su azioni programmatiche per tutti, ossia cercare nel bilancio e nella programmazione strategica del territorio, gli impegni del fare e le risorse per attuarli, (...non credo di parlare lingua incomprensibile), certo, non sempre questo è fattibile, ma certo è più onesto dire "non riesco" che fare un bilancio di "aumenti" e mostrarsi poi come esempio di soluzione ai problemi che sussistono e che egli stesso ha tagliato in risorse di fattibilità.

A Finale Emilia…c’è di più, lo so e ne sono convinto!
“sei di Finale Emilia se…, Finale Emilia si confronta, Finale Emilia gruppo pubblico, oltre che agli equivalenti gruppi del territorio, possono essere protagonisti.
Oltre ai “battibecchi” tra i vari gruppi social, di diverse fazioni politiche, di idee o di semplice presa di posizione, c’è un fattore comune che unisce tutti, c’è il desiderio di Finale.
Non è semplice concretizzarlo, non è semplice realizzare un progetto globale che soddisfi tutti, che preveda fondi disponibili per realizzarlo e tempi certi per farlo, ma da qualche parte occorre partire!
Io, nel mio piccolo, desidero partire da qualcosa di fattibile, il monumento ai caduti, anche noto come fontana, o girotonda di piazza Baccarini.
Facciamo tornare a splendere la nostra fontana, ri-accendiamola tutti insieme!
Con la generosità e, anche l'amore verso il propria territorio, che contraddistingue i Finalesi, dovunque essi si trovino.
La Regione ER, (con ordinanza n. 27 del 13 novembre 2017, Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012,) disponeva di euro 40.000 per l’intervento di ripristino, altri euretti…probabilmente sono stai raccolti con l’art bonus, misura agevolativa sotto forma di credito di imposta, introdotta dall'art.1 dal D.L.n. 83/2014, per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura. E' la norma destinata a promuovere la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo attraverso la partecipazione attiva di tutti i cittadini e delle imprese.
In attesa di realizzare una associazione, un comitato, rendo comunque disponibili due canali, per chi desidera partecipare:
Bonifico o ricarica poste pay evolution:
IBAN: IT97T3608105138231879131880
Ricarica poste pay standard
4023 6009 2805 4602
Chi desidera partecipare, oltre ad un piccolo contributo da rendere ai circuiti sopra resi disponibili, riceverà ricevuta e visibilità, se lo desidera, tramite lista che sarà resa diponibile, sui social o su canale dedicato del sito, scrivendo una e-mail a gp@gpongp.it dichiarando la propria decisione di privacy. La raccolta fondi sarà comunque resa disponibile sul canale social o sul sito. Puoi fare la tua donazione tramite bonifico, on line tramite la tua home banking, oppure nelle ricevitorie Sisal/Lottomatica….nei tabaccai…per intenderci rendendo disponibile tessera del tuo codice fiscale.
Io, nel mio piccolo partecipo rendendo immediatamente disponibili alle coordinate sopra citare, euro 200.

Qualcuno, nello specifico "gafas de vicealcalde" ossia gli occhiali del nostro vicesindaco Lorenzo Biagi, sostiene che il problema non stà nella volontà della partecipazioen, ma nella mancata convocazione, anzi, il nostro sindaco "don Pala non ha mai saltato una riunione da luglio, (ndr:2016), ad oggi, anzi, questo aiuterebbe a conoscere la verità rispetto ai commenti faziosi che si incontrano nei social network (ndr: facebook)
Peccato che quanto dal "gafas" affermato è smentito dalla email di convocazione della regione, assessorato attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post sisma, inviato dalla regione ER anche al sindaco Palazzi, don Pala.
Lo stesso vicesindaco, gafas chiede addirittura aiuto al M5S, nella persona di Vittorio Ferraresi per risolvere i problemi di Finale Emilia, come dire delego ad altri la mia incompetenza.
Ammetto che tutto è possibile, che tutto è delegabile,...che tutto è frutto di colpe altrui, quello che non ammetto è l'incompetenza. se se lì...per tua scelta del fare....allora qulcosa "faccilo vedere".
A titolo informativo allego le affermazioni del vicesindaco gafas, la evidenza delle sule falsità e il post di aiuto per sua incapacità al fare....che dire..siamo alla frutta.





Temo che questa volta, la semplice fionda di Davide non servirà ad affrontare il gigante Golia, ma non èè corretto nemmeno liquidare il tutto come semplice movimento NIMBY, (Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile").
Le diverse posizioni che si affrontano, con un Si o con un No, e, che mettono sul piatto le proprie argomentazioni o proposte, di fatto sono allo "stallo", giuste o sbagliate che siano a seconda del valore interpretativo che ognuno di noi gli attribuisce.
Allora serve un piano "B".
Certo, ma dove trovarlo?
Personalmente credo esista una possibilità di mediazione e va ricercata proprio dentro il procedimento di Valutazione Impatto Ambientale.
Ora senza addentrarmi troppo nei concetti di questa procedura, e neppure dei più sensibili concetti di compatibilità e sostenibilità, mi limito a considerare che il procedimento di valutazione ambientale prevede il Piano di Monitoraggio Ambientale, ossia la valutazione dell'accuratezza delle stime preliminari per controllare che non si verifichino impatti imprevisti, (scusate la sintesi).
L'attuazione del piano di monitoraggio è di competenza del soggetto gestore dell'opera, che esegue, mediante il piano stesso, un'azione di autocontrollo degli impatti previsti e non previsti, nonchè dell'efficacia delle azioni poste in atto, ove previste e/o necessarie.
Questo, che taluni potrebbero vedere come un limite, può offrire la soluzione di mediazione, ossia concertare che il monitoraggio sia anche di competenza delle parti "avverse" e che sia prevista anche l'opzione "zero", cioè sospensione o chiusura fino a risoluzione.
Capisco che la sintesi non rende e che prevedere il "chi" fa "cosa", non può essere oggetto di un post, ma l'idea di fattibilità, su cui tentare di far convergere posizioni opposte, potrebbe essere un tentativo, oltre che di "partecipazione" anche di "soluzioni sociali" alle sfide integrali e alle necessità che il nostro sistema ci impone.
Purtroppo, i valori di mercato, spesso sono superiori ai valori sociali e la capacità di aggregare più attori, siano essi organizzazioni, associazioni, istituzioni pubbliche o private, gruppi organizzati di cittadini, e di assegnare un ruolo attivo a ciascuno di essi, decreta il successo oppure il fallimento delle iniziative e dei progetti che rientrano nella sfera dell'innovazione sociale.
Temo che il piano B... è destinato a soccombere prima ancora di nascere, però io ci credo quindi io ci sono! ....forse destinato ad essere solo!

Il motivo per cui in molti continuino ad utilizzare in modo assolutamente disinvolto uno strumento quale 'Facebook', che solo all'apparenza può sembrare 'superficiale' ma che invece, per ragioni legate alla sua diffusione e alla sua capacità di inventarsi come strumento complementare a quelli tradizionali di informazione e comunicazione, è una sorta di moderno 'agorà' multimediale privo di confini ma anche, purtroppo, di adeguate regole.
Le regole in realtà ci sarebbero, codificate in quello che gli utenti più accorti chiamano 'netiquette', quello che manca è un'adeguata preparazione di chi ne fa uso, tanto più grave se si tratta di un ente pubblico o di una personalità pubblica, che per sua natura ha doveri istituzionali che si sommano a quelli di ogni normale cittadino. L'essere 'Social' è una prerogativa che usano anche i politici locali, a partire dai Sindaci, le cariche elettive più a contatto diretto con gli elettori. Si assiste infatti ad un continuo fiorire di account riferibili alla Pubblica Amministrazione tutta protesa ad interpretare la vocazione all'interazione e alla bidirezionalità evocata dalla formula del web 2.0. Se questo da un lato è auspicabile perchè apporta e rinnova il rapporto tra cittadino ed istituzione, improntato all'innovazione e alla trasparenza, dall'altro lato produce effetti spesso grotteschi e rapide disillusioni.
Non è infrequente, infatti, che le bacheche di molti Enti presenti nei social networks restino improvvisamente vuote e non presidiate, che il rapporto instaurato con i cittadini-friends in particolari occasioni (preelettorali o in concomitanza con qualche particolare avvenimento o manifestazione) diventi all'improvviso muto con evidente frustrazione di chi vi aveva rinvenuto un nuovo canale di comunicazione con il sempre filtratissimo mondo della pubblica amministrazione, oppure altrettanto imbarazzante è il caso in cui il 'community manager' che sovrintende l'account e le informazioni in esso riversate non sia adeguatamente formato e competente e interpreti il mezzo nella migliore delle ipotesi come un 'deposito indistinto' di comunicati stampa.
Del tutto inesplorato ed affidato alla sensibilità individuale è la disciplina dei criteri selettivi delle richieste di 'friendship': accettare tutti? Escludere chi a priori intenda nel proprio profilo o nei propri messaggi veicolare promozione commerciale o politica o, peggio ancora, diffondere messaggi di istigazione o discriminatori? Sottoporre ad un vaglio post accettazione anche chi a prima vista rispettasse i criteri per poi discostarsene in un secondo momento? Questa è tutta una partita aperta su cui non esistono soluzioni definitive.
Quello che accade nel comune dove vivo, Finale Emilia, ha però dell'incredibile, il sindaco Palazzi, sulla sua pagina personale, ha tolto l'amicizia o bannato diverse persone. Al di là del fatto che ogni utente ha il diritto di utilizzare la propria pagnina facebook come meglio crede, e che la comunicazione del sindaco passa anche dai normali canali istituzionali, sta di fatto che la sua pagina privata è aggiornata con molta più frequenza di comunicazioni di interesse pubblico. Peccato che solo 'gli amici' possono fare commenti o coinvolgere direttamente il sindaco in una discussione, limitando la possibilità di dibattito tipica del social network. Senza parlare dei 'bannati', quindi preclusi di conoscere quanto di interesse e le risposte rese dal Sindaco, tramite la sua pagina privata.
Fermo restando che i 'Social', soddisfano fondamentalmente due bisogni, appartenenza e riconoscimento, ossia la necessità di sentirsi dentro una comunità di persone con cui si condividono idee, passioni e interessi e che le reazioni suscitate dalle nostra attività su Facebook ci confermano che gli altri ci vedono, e, tutto questo fa sentire meglio soprattutto chi, al di là delle apparenze, non si considera una persona di grande valore (ha cioè una bassa autostima) e ha bisogno di essere costantemente rassicurato dagli altri, probabilmente spiega il comportamento del nostro sindaco 'Don Pala'. Rimane curioso il fatto che è un Sindaco, di tutti e non solo di parte, ma a quanto pare preferisce solo una parte dei suoi cittadini.
Invito pertanto il sindaco di Finale Emilia, a riascoltare le sue parole sui temi comunicazione, partecipazione, trasparenza.

Lavorare da casa, mi ha permesso di utilizzare quel tempo, che normalmente devo usare in viaggi, per commissioni varie nel territorio del mio comune, ed ho scoperto che sembra essere molto praticato, da molti Finalesi, lo sport dell' anti-golf.
Per capire cos'è l'anti-golf, anzitutto va detto cosa è il golf! Il golf è uno sport di precisione che si pratica in un campo aperto, per esempio un prato o un campo appositamente attrezzato, per mezzo di una palla e una serie di bastoni e consiste nel colpire una pallina lungo un apposito percorso, da una piazzola di partenza (il tee), in una buca sistemata in una zona d'arrivo (il green). Il golf è uno sport disciplinato da numerose regole, apparentemente complicate: dovendo prevedere varie situazioni di gioco, su cui influiscono morfologia dei campi, situazioni ambientali, materiali a disposizione, tipi di competizione,ecc..ecc... Se immaginiamo il territorio di Finale quale campo di gioco, inevitabilmente chi lo percorre, anzichè andare in "buca", deve evitare le buche e rimanere su quel poco di "green" esistente, destreggiandosi tra il poco e mal curato verde pubblico e gli ostacoli dei nostri amici a quattro zampe lasciati lì dai loro proprietari, oppure tra rifiuti mal riposti della casualità dell' abbandono fino al piacere di rilassarsi alla vista di un decoro urbano tutto solo immaginifico.
Speriamo che questa situazione esistente, possa essere presa a carico dalla nostra amministrazione, e che, con doverosa cura operi per una soluzione, per quanto non semplice, certamente non più procrastinabile nel tempo.
Sicuramente nel breve avremo risposte, non saranno nello stile di comunicazione diretta, come dovrebbe essere, ma di natura indiretta, cioè tramite la lettura del piano di programma (DUP Documento Unico Programmazione) e del bilancio, di questa amministrazione. Non desidero anticipare nulla, ma temo avremo "spiacevoli" sorprese.
Oggi, ho avuto la possibilità di essere nella mia amata Finale durante il giorno, ho approfittato per alcune commissioni in centro facendo una camminata in quello che si è rivelato il "sentiero del sospiro". Percorrendo, tra buche ed immondizia il mio cammino, ho potuto osservare i cantieri in corso, la magnificenza delle impalcature e lo stile dei teli fatiscenti a copertura, i cartelli pubblicitari delle ditte esecutrici dei lavori, appesi in modo coreografico a penzoloni. La cura dei giardini e le belle aiuole crescite sotto le strutture a sostegno degli edifici pericolanti, (che vedendole sembrano anch'esse pericolanti), i marciapiedi fatiscenti, i cordoli e muretti frantumati, le auto ed i furgoni parcheggiati come capita capita. Insomma un bel vedere!
Ma dico io, abbiamo passivamente accettato le scelte della ricostruzione, che hanno dato priorità alle strutture di rilievo economico...e va bene, ma anche il nostro centro era un bel centro economico, di attività commerciali, ora io mi chiedo..., dopo quasi 2000 giorni trascorsi da quel fatidico 20 giugno 2012, ma chi mai verrà in queste piazze e vie così mal "vestite". Eppure ci voleva così poco nel creare ordine e stile anche nel caos cantieristico, dove sembra che tutto si giustifica. Bhe anche chi scrive è uno che ha dovuto fronteggiare con decine di migliaia di eurotti propri, in quanto nel mio caso la ricostruzione sembra passata oltre, la situazione del terremoto, quindi non riesco a giustificare che per ricostruire, adesso che scivolano i soldini anche all'edilizia privata, si debba vedere tutta questa bruttezza, incuria del pubblico e anarchia paesaggistica.

Ad ogni modo, oggi il mio pensiero va ad una semplice constatazione, vissuta in mattinata per il cento di questo Finale. Sembrerà strano, ma questo centro di paese, così tanto "bistrattatao", così tanto "brutto", così tanto "morto", così tanto "vuoto", in realtà appare molto....ma molto transitato.
Si, transitato da auto che per un motivo o per l'altro, passano per via Mazzini (cioè per intenderci, quella che ha inizio dalla torre dell'acquedotto). Forse perché questa mobilità Finalese porta al "centro", forse perché ai Finalesi piace questo centro per quanto "vuoto", "brutto" e "bistrattato" al punto che non ne fanno a meno. Bhe...fino a qui..nulla di strano, se non fosse che ne ho viste di "cotte e di crude", automobilisti che non trovando parchegio ed hanno girato almeno tre o più volte per quella via, altri che pur di non fare 50 metri, intasano il transito, altri ancora, che spostano l'auto tra un "giro e l'altro" per avvicinarsi a meno dei 50 metri, dal luogo dove devono recarsi, e in caso di mancato parcheggio...doppia fila.
Insomma l'incivile modo di presenziare con la propria auto, il centro Finalese, porta che alcune via, principalmente via Mazzini, siano ad alta concentrazione di smog. E, se lo dico io che sono un fumatore...bhè, penso che anche altri abbiano provato l'esperienza sensoriale di transitare in questa via. Ora, non ne faccio una questione di semplice insensibilità ambientale da parte dei distratti automobilisti, che spesso ho avuto modo di osservare sono anziani,...ma anche qualche giovanotto che giustifico molto meno, credo semplicemente sia giunto il momento di "analizzare" e "proporre" soluzioni di viabilità e parcheggi alternativi agli attuali.
Certo, il mio sogno sarebbe quello di rendere anche un "mini trasporto" pubblico...ma temo che questo per ora rimarrà appunto un "sogno".

Al peggio non c'è mai fine e questa sera lo spettacolo ha dato il meglio di se. C'era qualcosa nell'aria, tra telefonate di cordialità che correvano dal pomeriggio, con la richiesta di annullare il consiglio comunale, come se bastasse un informativa tra gli eletti per annullare una seduta pubblica e pubblicata. Già qui si intravede il rispetto che questi feudalotti hanno di noi cittadini con la loro arroganza di potere, (quale sarà mai questo potere?), che deve avergli inebriato le sinapsi.
Mah, aria strana nell'aula ma si da inizio, e, che inizio. Dopo una comunicazione del vice sindaco, che tenta di spiegare, con arrampicata sugli specchi, queste volatili richieste di annullare il consiglio, è la comunicazione del Presidente che lascia senza parole. Legge una lettera che indirizzerà a consiglieri che a Suo detto, persistono nelle assenze ingiustificate.
Silenzio, poi lo strisciare delle sedie, prima il Sindaco poi ad uno ad uno tutti i consiglieri della "maggioranza" abbandonano l'aula: il Presidente è sfiduciato! Ora però, il fatto grave, è che ancora una volta, questa amministrazione non riesce a far fronte al dibattito di seri argomenti, quale i debiti fuori bilancio da loro stessi posti all'ordine del giorno per questa seduta, insomma come se una equipe di chirurghi in sala operatoria, uscisse dopo avervi praticato l'incisione all'addome, solo per non dover giustificare che non dovevate subire un trapianto di cuore.
Ma dico io, guardateli, imparate a memoria i loro nomi, imprimete nelle vostre teste il loro vero motto: "noi siamo incapaci di governare", poi guardatevi attorno, guardate Finale Emilia com'è e come ve la avevano promessa. Infine, per chi lo volesse, guardi anche dentro l'establishment ed il vuoto che ci trova.
"Ridotti all'osso", con la solita solfa che è colpa dei precedenti e che si è costretti a galleggiare, quando in realtà il vuoto non è solo politico, ma anche dei funzionari che ad uno ad uno fuggono o tentano di farlo, ma non sono topi che abbandonano la nave, ma persone che non riescono più a svolgere i loro compiti, risorse che se ne vanno e risorse che annichiliscono per mancanza di guida e motivazioni.
Ma come vi siete permessi di fare tutto ciò? Con che coraggio sedete ancora su quelle sedie, con quale faccia salutate i vostri cittadini, (oopps... dimenticavo non salutano), ma soprattutto: dove guardate voi, si proprio voi, ciechi nel vedere che un'intero territorio vi ha già sfiduciato da un pezzo perchè a differenza di Voi, si di Voi, i risultati promessi nessuno li vede.

Non c’è limite alle minc***te.
Periodo di clausura per tutti, normale navigare maggiormente sui social! L’avessi mai fatto!
Mi appare la pagina Sandro Palazzi Sindaco di Finale Emilia, fin qui nulla di strano, forse stravagante vedere il post copia incolla, ordine emanato dai vertici di quel lato della politica come nuova formula della macchina marketing salviniana, ma vabbè…triste ma ci sta. Ma non è di questo che desidero discutere.
Quello che proprio non trovo corretto, sono le risposte del nostro Sindaco a commenti di cittadini, Sempre che non le abbia già cancellate, da quel lato hanno la “gomma facile”).
Per ovvi motivi copio solo una parte della risposta che il nostro caro Sindaco ha gentilmente offerto ad una cittadina Finalese: "…Certe cose se le risparmi e riporti il suo rispettabile pensiero sulle sue di pagine non su quelle personali di altri se non le stanno bene i comunicati ufficiali dei sindaci della Lega Emilia Romagna come quello che ho riportato...."
Pur accettando il principio che chiunque possa sentirsi infastidito quando non coglie consenso in ciò che dice o scrive o…copia, ritengo che non dovrebbe mai dimenticare che prima di essere una semplice persona è una rappresentazione di una istituzione e come tale dovrebbe pesare le parole quando si rivolge ad un cittadino, anche se questo cittadino non appartiene ai suoi sostenitori.
Poi, permettetemi di dirlo, il nostro caro Sindaco, spesso confonde la sua pagina personale, ossia il suo profilo personale, con quello istituzionale…ma questo ormai è noto a tutti.
In questo momento, mentre il mio pensiero si distrae nell' immaginare quale maglietta, pullover, felpuccia o giacchetta indosserà oggi nel consueto video informativo sulla pagina facebbok, è altrettanto vero che dispongo di un pensiero multitasking, qundi penso...ma cosa ha diretto, proposto, fatto a Finale Emilia questo nostro Sindaco, che tanto si è lanciato a denigrare quanto sta facendo questo governo.
Ha forse promosso collette di aiuto ai bisognosi…e tanti ce ne sono a Finale.
Ha forse reso disponibile sul sito istituzionale quali esercenti e aziende offrono servizi domiciliari.
Ha forse reso su qualche canale social dei video corsi ed aiuti alla sopravvivenza dello stare in casa
Ha forse creato un tavolo, virtuale ma condiviso con le associazioni per rendere supporto ai cittadini
Mi fermo qui, tanto già immagino che da quel lato obietteranno che tutto quel che c’era da fare è stato fatto, ed in effetti qualcosa è stato fatto come il differimento di alcuni tributi.
L’unica cosa che per fortuna, in questo contesto non è stato ripetuto come ormai siamo abituati a sentire, è che questa pandemia è colpa di quelli che c’erano prima.
Chissà…forse avremmo potuto leggerlo...ma il post è stato eliminato.
Ricordate gli incantesimi di “Harry Potter”: ridiculus!

Scuole chiuse, piazze deserte, illuminazione scarsa, manutenzione inesistente, sanità allo sbando, ricostruzione pubblica a rilento, piscina trascurata, strade impercorribili, aree verdi inagibili, attrattive perse, ricreatività nulla, tasse aumentate, servizi diminuiti, ...la differenza tra il 'fascino della decadenza' e il 'declino della decenza' è per l'appunto il non immaginare il da fare e l'attesa che qualcosa accada.
Attendere significa stare tra l'immobilità e la speranza, (Pauline Michel, Gli occhi d'acqua, 2002). Ma dubito che questo stile porti a risultati a beneficio della collettività, questo è il momento di dare risposte e di compiere scelte nuove e importanti da parte della nuova giunta di Finale Emilia.
Non importa quanto vai piano, l'importante è che non ti fermi, (Confucio). Però occorre prima iniziare a muoversi! Porre in essere una strategia e creare un percorso nella direzione voluta. Spesso la 'governance' richiede più carattere che intelligenza e regole, non comunicare quanto si fa o vuole fare equivale al non fare.
Winston Churchill recitava, Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.
Ora,... ridateci Finale!.

Variazioni e provvedimenti di assestamento al bilancio previsionale. Presentate all'autimo giorno utile, da sottoporre a votazione al consiglio, per le tempistiche che ammettono variazioni. Cifrette numeriche di interessante valore, oltre seicentomila euro, di cui importante voce è lo stanziamento delle risorse per il pagamento della 'produttività' 205 ai dipendenti a seguito dell'intesa sindacale raggiunta e dello stanziamento degli spogliatoi per il campo sportivo comunale. Altre spese, per lo più motivate da colpe della precedente amministrazione, giustificazioni già più volte addotte da questa giunta, al punto che hanno effettivamente stancato, (per non esprimermi con altre parole). Peccato che tra queste variazioni, di rilievo una spesa da attribuirsi alla sistemazione e gestione degli uffici del Giudice di Pace, solo un mese fa era stata approvata una variazione per cinquantamila euro, che in soli 30 giorni è più che raddoppiata. Quindi non solo questa amministrazione gioca i numeri al lotto, evidentemente li spara un tanto al caso, ma considerando che questo servizio in capo al comune di Finale, viene erogato per tutti i comuni della Unione, nessun amministratore ha pensato che forse sarebbe stato il caso di 'battere i pugni' in Unione Comuni chiedendo di partecipare ai costi. Come direbbe il nostro Sindaco, Don Pala, leggendo tra le pieghe del bilancio, ovviamente da lui non fatto per questa volta, si riscontra la non volontà di indirizzo a sostegni sociali e ulteriori tagli, significativo quello alla manutenzione are verdi. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita.
Affidamento incarico a consigliere Claudio Golinelli, (lista civica Sandro palazzi), su proposta del Sindaco, per seguire eguire il progetto di recupero/ricostruzione degli impianti sportivi. Come già in precedenza, come dire, dire quasi un 'assessore aggiunto' per agevolare il il vero assessore preposto.
Variante limitata al piano della ricostruzione, in realtà parliamo di un allevamento di suini, tra l'altro già esistente. Il titolare, chiede una variante al PRG, demolire vecchi edifici adibiti a porcilaie danneggiate dal sisma e utilizzare la stessa volumetria per realizzare un nuovo unico stabile di allevamento, per 'efficentare' la propria azienda, in occasione dei contributi per la ricostruzione cui ha già operato procedimento. Negare questa variante al Piano Regolatore, cosa che tra l'altro in varie occasioni è stata fatta, non significa impedire che un imprenditore non possa più operare nel suo settore dell'allevamento o ingrandire la propria azienda, ma il punto è proprio questo. La nostra giunta, anzichè governare il territorio, preferisce delegare ogni decisione al consiglio, in quanto non sono state presentate proposte, ma solo libertà di coscienza al voto che dovrà esprimere il consiglio. Appunto chi non fa non sbaglia e il nostro assessore all'ambiente, con questa mossa, si salva in extremis, in quanto non dovrà giustificarsi essendo un risultato derivante da un voto del consiglio. WoW!
Anche inquesta seduta non sono mancati momenti di significativo supporto, solo per citarne uno, l'intervento sulle puzze del Finale del consigliere Garutti (lista Civica Sandro Palazzi). Ma anche del Presidente Maurizio Boetti (Lega Nord), quando intima violazione della privacy durante l'esposizione di un consigliere di minoranza. Sempre più interessante da segnalare, la frequenza del gesto comunicativo del Don Pala, dove a braccia conserte per esternare la propria chiusura, muove l'avanbraccio destro con la mano chiusa a tulipano: insomma, come a dire: ma che vuoi? ma che dici?

In compenso, scopriamo dal consigliere Agnese Zaghi (Lega Nord) che nelle sessioni delle commissioni consigliari, 'sono tutti coccolosi', mentre il consigliere Pavani (M5S) sostiene che in quelle sedi, non solo non si ricevono i documenti e dati preparatori dei lavori, ma che spesso non vi è la disponibilità di interlocutori a cui chiedere spiegazioni, ne consegue che le risposte sono cercate durante il consiglio, con conseguente allungamento dei tempi di discussione, e, questo vale come risposta alle premesse dove 'la giunta' invitava a chiarire i dettagli in sede di commissioni consigliari. (ndr:dettagli non trascurabili dal mio punto di vista).
Una delega al consigliere Saletti (Lista Civica Sandro Palazzi) per seguire l'oasi e fitodepurazione 'le meneghine' e per attività culturali e giovanili. Come dire quasi un 'assessore aggiunto' per agevolare il il vero assessore preposto. Al di là della forma, sono convinto che sia comunque una valida opzione, quella di motivare giovani che sono in grado di operare per il bene del nostro territorio, rinviamo al futuro le risultanze quando si scontreranno con l'amara realtà dell'assessorato cui dovrà realzionare.
L'altra delega al consigliere Meletti (Lista Civica Sandro Palazzi) per seguire il progetto di recupero/ricostruzione del Municipio e di valorizzazione di piazza Garibaldi. Anche in questo caso, 'un assessore aggiunto', intendiamoci, che il consigliere Meletti habbia capacità è certezza, ma questa scelta esprime ulteriormente la reale incapacità di giunta, per la sua configurazione, ad affrontare le proprie competenze.
10 novembre 2016 purtroppo in questa serata, impegni di lavoro mi hanno impedito di partecipare all'ascolto della sessione di consiglio comunale, quindi rimando a vari post presenti su facebook, uno per tutti:
Elena Terzi Post Facebook

Ma di che stiamo parlando, di richieste inoltrate ad assessori o al sindaco di Finale Emilia, normalmente inerenti a necessità di manutenzioni o cura di aree, insomma di ciò che dovrebbe essere ordinaria gestione del territorio. Certo, sono le solite "voci di corridoio", di "piazza" o dei soliti "commenti nei social", comunque esprimono una certa crescente insoddisfazione.
E' noto, che nell' ultimo consiglio comunale, è emersa una programmazione, (se così la vogliamo chiamare), ed un bilancio preventivo fortemente improntati al modello dello "spending review", ossia all'analisi dei capitoli di spesa nell' ambito dei programmi e delle attività da attuare, al fine di individuare le voci passibili di taglio.
In teoria, la "spending review" dovrebbe evitare inefficienze e sprechi di denaro e non semplicemente "tagliare" servizi. Purtroppo, in questo nostro territorio Finalese, sembra sempre più evidente che la revisione della spesa passa quasi esclusivamente per le "cesoie" e non sull'analisi dell'efficentamento dei servizi.
Il periodo dove ci eravamo abituati ad essere "ricchi" si è concluso da tempo, anche se a livello di individuo sembra permanere l'illusione di felicità solo quando si compra qualcosa di nuovo, sul piano amministrativo territoriale, pare si acceda alla felicità quando si compiono scelte. Forse è vero o forse no, ma è sicuramente giunta l'ora di riscoprire una cultura della povertà che non sia miseria, ritrovando il piacere di custodire, tutelare e proteggere il nostro territorio, con idee, modi e gestioni che devono essere trovate obbligatoriamente e non sono più procrastinabili.
Uscire da un vicolo cieco che sta spegnendo la luce sul futuro del nostro territorio, significa amministrare attivamente: "stakeholder", (portatore di interesse), e "scouting", (attività di esplorazione), dovrebbero essere le competenze dei nuovi amministratori, perchè la sola idea del "faccio tutto io" porta semplicemente all'isolamento ed alla involuzione.

Si trattava di una meridiana nel senso esatto e corretto del termine che indicava il Mezzogiorno Solare Vero Locale, cioè l'istante in cui il Sole transita sul meridiano e l'ombra dello stilo attraversa la retta tracciata sulla parete. E' probabile che la meridiana fosse stata tracciata al fine di permettere la regolazione o la messa in punto del contiguo orologio meccanico, come era d'uso fare in un periodo in cui gli orologi avevano una scarsa precisione. L'autore della meridiana fu il ravennate Giovanni Zaffi Gardella.
La meridiana di Finale Emilia fu certamente smantellata interamente nei primi decenni del secolo 1900 (la fotografia, infatti, fu scattata durantei lavori di rifacimento dell'intero intonaco) e oggi la si può considerare definitivamente perduta.
Correva l'anno 1956, a Finale Emilia si svolsero le elezioni con il sistema proporzionale, in consiglio comunale oltre alla maggioranza Pci-Psi ci fu posto anche per democristiani e socialdemocratici. Terzo sindaco del comune di Finale Emilia, viene nominato il maestro Angelo Sola che rivestirà l'incarico fino al 1967. Tra le tante cose, una cui tutti i Finalesi conoscono del nostro comune, in quanto indicato sulla segnaletica stradale all'ingresso del paese, è il gemellaggio con la cittadina francese di Grezieu La Varenne. Risale al 1966 e tutta la documentazione riguardante le tappe del gemellaggio, si dovrebbero trovare (almeno lo spero), nella biblioteca, curata da Angelo Sola, che è stato promotore e sostenitore, spesso solitario, di questa iniziativa.
In quegli anni, io ero molto piccolo quindi non ho ricordi, ma successivamente ho avuto modo di conoscere il maestro Sola, specialmente per la parte itinerante delle organizzazioni dei suoi viaggi, oltre che per varie iniziative culturali a cui si è dedicato.
Con queste poche righe desidero dargli il mio ultimo affettuoso saluto.
R.I.P 18/01/1921 - 29/09/2012

01/03/2017 la seduta del consiglio comunale di Finale Emilia, non ha presentato particolari argomenti di cui darne rilievo, fatta eccezione per due proposte presentate dalla lista civica Elena Terzi, inerenti la richiesta di impegno, da parte della attuale giunta, di indire entro breve termine, la manifestazione di interesse relativa ai centri estivi, in modo tale che si possa dare la opportunità alla cittadinanza di organizzarsi per l' eventuale partecipazione dei ragazzi, oltre alla necessaria organizzazione di fattibilità. L'altra proposta, è stata inerente l'impegno di questa amministrazione, di variare il regolamento TOSAP a favore della COSAP per le associazioni del territorio, argomento, più volte oggetto di interrogazioni ancora avvolte nel silenzio di questa giunta, (come altre in attesa di risposte sul fare), già discusso a lungo in precedenti post precedenti, ( consiglio ottobre 2016)....insomma una valanga di no. Mozioni bocciate.
Anche il M5S ha presentato un ordine del giorno, ove si chiedeva a questa amministrazione, solidarietà ai comuni terremotati del centro Italia, insomma un impegno istituzionale concreto di questa amministrazione, che rappresenta un comune che tanto ha ricevuto al tempo del nostro sisma e a cui si chiede analoga manifestazione verso chi ora vive lo stesso dramma. Apriti cielo, contrarietà a vincolare donazioni di assessori o consiglieri, ma disponibilità ad aprire un conto corrente pubblico dove chiunque possa operare il proprio contributo. Bho! Un piccolo gesto di questa amministrazione non sarebbe stato un "cattivo esempio", ma anche in merito a questa iniziativa c'è un precedente, ( consiglio ottobre 2016), quindi bocciato, anzi accolta la variazione.
E' evidente che in 3 ore di riunione, le discussioni sono state molteplici, dagli orti pubblici alle piste ciclabili, dal regolamento commissioni pari opportunità, alle eventuali informazioni su patti parasociali dei soci Sorgea (quindi anche il comune) a seguito conferimento reti gas. Tutte "cose in divenire".
02/03/2017 ni questa seduta, molti gli argomenti "tecnici", dalla convenzione tipo per l'attuazione degli interventi di cui alle ordinanze commissariali per la ricostruzione e domande dei contributi, alla definizione dei criteri di controllo sulle pratiche edilizie. Dalla semplice presentazione del bilancio alla mozione di opposizione alla autostrada cispadania (presentata da M5S e sinistra civica), mozione già precedentemente presentata che ha però permesso di avere una chiara definizione del pensiero di questa amministrazione, anche se non so quanto possa servire ai fini pratici.
Interessante è stata una discussione "dietro le quinte", meglio dire fuori sala, del vicesindaco Lorenzo Biagi, dove seppur discutendo dei "massimi sistemi", ossia in generale dell'operato della attuale maggioranza, ai tempi di quando era opposizione, con un "mea culpa" ammette azioni cui mi è parso non "sentirsi felice" di averle operate. C'è speranza...e noi nel frattempo speriamo. Insomma....quando si sveste della casacca di partito ci si può "parlare", ma forse c'è ancora "troppo freddo" ed il nostro Gafas, al momento si tiene ben stretto l' abrigo, (il giubotto). Come sempre mi piace citare, Winston Churchill che recitava, non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.

L'oggetto cardine in discussione, è stato il DUP, questo misterioso, che al di là dell'acronimo sta per Documento Unico di Programmazione, documento "rivoluzionario" che cambia il metodo di lavoro di ogni ufficio e ribalta il punto di vista da, cui in precedenza, si partiva per costruire il bilancio. Il DUP è lo strumento di programmazione strategica e operativa dell'ente locale, con cui si unificano le informazioni, le analisi, gli indirizzi della programmazione.
Questo documento, dovrebbe raccogliere e mettere insieme in modo coordinato tutte le politiche che l'Amministrazione Comunale decide di portare avanti, un documento di forte impatto che comunica in modo efficace il lavoro dell'Amministrazione.
Questo ciò che dovrebbe essere, che, senza entrare nel merito della struttura di cui si compone, dovrebbe rappresentare l'equivalente di un "business plan" di una azienda, quindi il "vangelo" del sindaco e degli assessori.
Il DUP, non dovrebbe essere un mero adempimento, non deve essere necessariamente un "plico" di centinaia di pagine, quale risultato di "copia ed incolla", (come se assemblare pezzi di sinfonie garantisse un concerto), ma un semplice e chiaro strumento, di facile leggibilià che dice: cosa voglio fare, come lo faccio e con che risorse
Detto questo, nella discussione del consiglio, tenuta su questo oggetto, tutti gli emendamenti presentati, volti ad un miglioramento e propedeutici alla attuale giunta di mostrarsi capace di ascolto, sono stati bocciati, per il piacere di farlo e nessuna voglia di ascoltare, e, con atteggiamenti a dir poco grotteschi, fino alla "illuminante" dichiarazione della consigliera Agnese che rispolvera il solito motto del "chi c'è lo ha più duro" e vince, decide e gli altri tacciono. Ora, senza entrare nel merito del come la consigliera opera le proprie scelte, mi viene da pensare che l'immaturità politica, di chi pensava che, con una dura bacchetta magica, potesse governare un territorio, sia agli arrivata alla insostenibilità.
Questa sera si vota il bilancio, sicuramente con il sistema del "muro contro muro"..."perchè ce lo abbiamo duro", con le inevitabili conseguenze che si ripercuoteranno sul nostro territorio nel breve medio periodo.
Partecipare in qualità di pubblico a questi consigli comunali, per uno come me, significa dotarsi di tanta pazienza nel perseguire l'obiettivo di ascoltare, ma ogni tanto offre la possibilità di qualche "dietro le quinte", scambiando quattro chiacchiere con qualche assessore o consigliere. Per una seconda volta è capitato di farlo con il vicesindaco Biagi, il gafas, dove ho potuto cogliere la sua capacità personale di ascoltare e vedere un territorio per quello che è non per quello che si vuole far apparire. Siccome penso che non sia persona dalle mille "maschere" da indossare, nella sintesi di alcuni titoli, cui ognuno meriterebbe una specifica trattazione, credo abbia chiaro che in "gioco" c'è il futuro di questo territorio, non le ideologie politiche, insomma in sintesi, utilizzando parole che sono più di un vocabolario "leghista" che mio, gli ho chiesto di "tirare fuori le palle" e fare qualcosa, con il solo scopo di infondere motivazione costruttiva al "fare qualcosa", anche se non necessariamente in linea con la propria rappresentanza politica.



Mentre la serata si volge a conclusione, tra le domande dei partecipanti, se non vado errando da parte di rappresentanti di osservatorio civico ORA TOCCA A NOI, che chiedono a Enrico Bini di sostenere il sindaco di Finale Emilia, Sandro Palazzi, (link omesso perchè sono bannato dalla sua pagina), e di contattarlo per offrirgli la sua vicinanza e l'appoggio della rete comuni mafia free, così inducendo l'ira del presidente del consiglio comunale, Maurizio Boetti, che lo porta ad esternare, con uno stile tutto suo, affermazioni del tipo: 'questa è una strumentalizzazione', 'il sindaco non ha bisogno di nessuno', 'gli strumenti per la legalità esistono non serve un decalogo della rete'. A modo suo e con il suo stile, probabilmente intendeva dire altro rispetto al messaggio che invece ha fatto passare.
Riconducendomi all'inizio di questo articolo, 'avevo scritto un post', in quanto tutto ciò che ho che ne resta è quello appena scritto, tutti i link permettono approfondimento, quindi proseguo ciò che ho interrotto, ossia la presentazione delle proprietà del platano, cui ne consiglio l'uso ai rappresentanti di questa nostra giunta di amministrazione. Non me ne vogliano Stefano Lugli e Stefano Dondi, di cui apprezzo l'organizzazione di questi eventi in questa nostra 'vuota' Finale Emilia, (e per un momento di sollievo dovuto alla momentanea assenza di propaganda al referendum).
Il platano è un un frutto tropicale, che, assieme ad una quarantina di altre specie fa parte della famiglia delle banane, basti pensare che banana in spagnolo si dice proprio platano. Il platano è decisamente più grande della banana, ha una buccia verde e fibrosa ed ha un sapore molto meno dolce allo stadio acerbo. Il platano acerbo si conserva in un sacchetto di carta, in luogo fresco, per due settimane e lo si può congelare.
Utilizzo del Platano Certamente tra gli innumerevoli usi del Platano, il più frequente è quello culinario. Si consuma cotto, è un alimento base delle popolazioni tropicali, considerato come la nostra "pasta" e il nostro "pane". È commestibile in ogni fase di maturazione, dal verde, al giallo, al nero. Si tratta di un alimento molto ricco di amido, quindi sconsigliato ai diabetici. Non si possono mangiare crudi quando la buccia è verde o gialla, mentre una volta raggiunta la massima maturazione, ovvero quando la buccia è nera, sono commestibili anche senza bisogno di cottura. Il platano può esser consumato arrostito, fritto, bollito e al forno. Ci si possono preparare zuppe e purè, va considerato alla stregua delle patate se è acerbo. Se invece il platano è maturo, quindi la buccia è gialla o nera, è molto zuccherino e va utilizzato per le preparazioni dolci (macedonie e dessert).
Proprietà del Platano . aiuta a tenere sotto controllo la pressione;
. è alleato del cuore e del sistema circolatorio;
. contrasta le infiammazioni gastriche e intestinali;
. favorisce la rigenerazione dell'epidermide la idrata e la rimineralizza;
. agevola cicatrizzazione stimolando la produzione di collagene;
. protegge i muscoli;
. reintegra i sali minerali;
. aiuta la regolarità intestinale;
. protegge la salute della vista;
. aiuta il corretto funzionamento delle difese immunitarie;
. stimola il metabolismo;
. protegge le ossa dal deterioramento causato dall’invecchiamento;
. protegge il feto dalle malformazioni;
. alleato delle funzionalità renali;
. riduce l’ansia e la fame nervosa;
. proprietà antiossidanti, contrasta l’azione dannosa dei radicali liberi;
. ottimo rimedio contro la diarrea;
. contrasta la fatica ed i crampi.

Durante il dibattito di altro punto all'ordine del giorno, quello relativo alla ricognizione ai fini dell'acquisizione a patrimonio comunale delle strutture del "quartiere Ovest", apriti cielo.....! Penso che la situazione sia nota a tutti di come questa amministrazione si è mossa, un elefante in nome della legalità, con bandi improponibili che tutto, tranne un risultato, hanno portato alla collettività. E' in questo contesto che l'assessore Borgatti regala un populista "vaffanculo" al consigliere Stefano Lugli. Sì, un "vaffanculo" populista, perchè oltre ad offendere, richiede anche le scuse all'offeso. Un "vaffanculo" di quelli di come si dicono al bar...ma sempre un "vaffanculo", e..., non detto al bar. Questa sarà anche la "nuova visione", ma in tutta sincerità ho qualche difficoltà nel riconoscermi, e, come me, probabilmente anche il Presidente del Consiglio, Maurizio Boetti, che non è intervenuto, se non con una sospensione di qualche minuto, solo a seguito della conclusione della"oratoria" dell'assessore offendente.
Nel proseguo della seduta, al punto inerente la sottoscrizione del Comune di Finale Emilia, al "patto dei sindaci per il clima e l'energia", nulla di particolarmente significativo, in questa fase si tratta solo di sottoscrivere degli intenti, la vera difficoltà sarà nel rendere operativo un reale piano ambientale, vedremo cosa ne emergerà.
Segue la presentazione del DUP, Documento Unico di Programmazione e si assiste, direi finalmente, al duetto di scontro tra il Don Pala e l'onorevole Salino, in merito a documenti ricevuti che però presentano differenti numeri di pagine. Alla richiesta di spiegazioni, del consigliere Salino, il sindaco perde un "pochetto le staffe", criticando che deve essere valutato il contenuto e non il numero di pagine, le quali potrebbero essere cambiate a seguito di una diversa formattazione del documento. Già, considerando che il documento contiene il programma elettorale di questa giunta ed una innumerevole quantità di frasi inneggianti la Lega ed ad un un governo non democraticamente eletto....è evidente che trattasi di "sodomie in corpo 11", (rif. romanzo Aldo Busi 1988), avranno cambiato il corpo del testo e di conseguenza si sono rimodulate le pagine, oppure,...con qualche tipica azione di gestione dei documenti di questa giunta, che "vanno e vengono", (rif canzone Fabrizio De Andrè 1990)....qualcosa sarà cambiato....ma chi lo sa! Un poco come le domande..tutte senza risposte!
Verso l'ora di "cenerentola" si decide di avanzare il succesivo ordine del giorno, ossia il regolamento per assegnazione di edilizia residenziale pubblica (ERP). Questo regolamento in realtà è frutto del lavoro della precedente amministrazione, questa nuova giunta fondamentalmente si è limitata all'introduzione di criteri bonus-malus, per concorrere alla graduatoria di assegnazione, bonus, intendendo i criteri che aggiungono punteggio, malus i criteri che tolgono punteggio. In questo, fondamentalmente la discussione, e nello specifico su due punti principali: una maggiorazione di punti se il richiedente è residente territoriale da almeno 10 anni, una decurtazione di punti se il richiedente possiede proprietà estere. Nella sua struttura, in termini di principi, non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che probabilmente non è stato pensato per una "equità sociale", quanto piuttosto per mettere in essere delle barriere in ingresso, del tipo "abbiamo già dato troppo allo straniero" adesso e per prima veniamo noi!. Ma nella sua applicazione, questi bonus malus, in realtà sono peggiorativi per tutti i casi, sia per il cittadino che per lo straniero. Facciamo un esempio, se un Finalese, per metovi di mobilità è stato costretto a trasferirsi a Modena per lavoro, poi, causa di una ulteriore difficolà lavorativa, decide di tornare a Finale e chiede di poter fruire di un alloggio, bhè....non ha più il bonus della residenza dei 10 anni quindi perde il bonus, ma l'esigenza dettata dalla difficoltà permane. Gli esempi potrebbero essere tanti ed analogamente per il criterio della penalizzazione se ha proprietà estere. Immaginiamo un richiedente, che ha una villa a "Beverly Hills", ammesso e non concesso che probabilmente questo soggetto non sarà mai un richiedente di alloggio pubblico, come si verifica la proprietà estera. A detta del consigliere Garutti (lista civica Sandro Palazzi), il quale questo regolamento lo farebbe "più duro", questi strumenti di verifica devono esistere. Ingenuo e indubbiamente "casalingo", nel senso di visione conosciuta del mondo, prova ad immaginarti l'africano che richiede alloggio e che l'ufficio servizi sociali deve verificare se ha alloggi esteri, che so in "Burundi"...ecco dimmi come farà! Quindi il tutto si risolverà con una "autocertificazione". E per un altra volta abbiamo guardato i "buchi nel formaggio". Qualche emendamento presentato dalle opposizione tenta di equilibrare questo sistema bonus-malus...al momento non mi è dato sapere cosa è stato accolto.
Insomma, ecco altre occasioni perse di essere professionali nel voler fare qualcosa per questa citta di Finale.

Mi capita spesso di fare attività di monitoraggio bandi, anche se non specificatamente a livello locale. In Finale Emilia, proprio alla data di oggi, sono scaduti i termini di pesentazione di progetti, inerenti un bando, pubblicato il 25 maggio, la cui finestra di presentazione delle candidature è durata ben 15 giorni.
Il Bando, prevedeva la concessione di contributi a favore di associazioni per favorire la ripresa dell'attività culturale sul territorio.
Indubbia e meritevole iniziativa, finalizzata a salvaguardare la tenuta del sistema culturale locale, peccato che, nella lettura del testo del bando, che mi ha incuriosito, non ho trovato il plafond del fondo economico disponibile o del valore massimo erogabile a chi intende parteciparvi.
Dove ci si aspetterebbe di incontrare delle determine di valori stanziati, il bando testualmente cita:
"il Comune si riserva di finanziare i progetti presentati nei limiti delle previsioni del bilancio..."
che vuole dire tutto e ... soprattutto niente.
Oppure qualche maligno potrebbe anche pensare che fosse già tutto predefinito.

Transitando per Finale Emilia, si può osservare, con occhio nemmeno troppo attento, che il degrado "fa da padrone", quasi ovunque si vada nel territorio comunale.
Qualcuno potrebbe obiettare che è una forma di decoro urbano alternativa, quasi di nicchia, che scaturisce da una logica anticonformista di scelte stravaganti....insomma qualcuno le potrebbe definire "hipster".
Pur riconoscendo che anche una gestione "hipster" può essere conseguenza di una precisa scelta, c'è del vero anche nell' apprezzare il suo opposto, ossia un riconosciuto decoro urbano come dalla maggioranza della persone viene inteso.
Ho pertanto deciso di essere cittadino responsabile, attivo nel segnalare le piccole "disfunzionalità" che si incontrano in questo Finale. Carico di buona volontà, apro il brobser del mio smartphone e digito l'indirizzo del sito del comune, alla sezione servizi on line, segnalazioni.
Trovo ben 52 segnalazioni, di cui oltre 40 in lavorazione, (che immagino debba intendersi come registrazione delle segnalazioni), 4 in programmazione (dal 2019) e le rimanenti chiuse.
Niente altro da aggiungere.

Ogni tanto, torna alla ribalta la comunicazione, come argomento, nelle varie pagine o profili individuali, di un noto social network, inerenti a Finale Emilia.
Facciamo un poco di chiarezza, e, diciamolo da subito, la comunicazione è una cosa seria!
La comunicazione, sia in ambito quotidiano e personale, sia in ambito pubblicitario e delle pubbliche relazioni, ha diverse finalità, ma comporta sempre la presenza di un'interazione tra soggetti diversi.
Chi si fa promotore di una comunicazione, si suppone debba avere una certa credibilità, nell'ambito del pubblico cui vuole destinarla, utilizza pertanto la persuasione per far in modo che il messaggio venga accolto favorevolmente, (anche ricorrendo al meccanismo della distorsione cognitiva, come fanno gli esperti del marketing).
Altro aspetto della comunicazione è la "affiliazione" ossia chi emette un messaggio ha una "forte presa" sui destinatari, se viene percepito come "uno di loro".
Per farla semplice, la comunicazione è una forma di interazione sociale, attraverso la quale, più soggetti dotati di intenzionalità comunicativa, condividono significati o sentimenti attraverso un canale o mezzo di diffusione. Ma è solo attraverso un codice condiviso comune che possono essere interpretati ed accolti.
Esattamente quello che accade quando si interagisce con il profilo istituzionale del social network del nostro comune.!!!!!

Ci avevano detto che avrebbero fatto rinascere Finale Emilia, ma dopo quattro anni siamo ancora qui a parlarne. Per questo ho accolto favorevolmente l’iniziativa, nata da un gruppo di Finalesi e dai rappresentanti consiglieri di opposizione, (eccetto 5S non partecipi all’evento), di ieri sera.
Una occasione per raccogliere i bisogni dei cittadini e le idee per il territorio, per poi successivamente proporre risposte di programma politico, per Finale Emilia. Almeno questi gli intenti.
Notevole le adesioni di partecipazione, una sala colma di persone, pronte a esprimersi o semplicemente ascoltare, ma tutte con il desiderio di riformulare Finale Emilia, Restart!
A titolo personale, e sottolineo personale, il prologo della serata, presentato come orientamento di unificazione delle “sinistre” territoriali, ammetto mi ha lasciato perplesso, ma se visto in una ottica di lista civica, dove si tralasciano le ideologie di partito e si da spazio alle persone, forse può essere considerato un buon tentativo, ma questo è ancora presto per delinearlo come cosa fatta.
Gli interventi dei partecipanti, almeno quasi tutti, sono stati rivolti alle inefficienze di questa attuale giunta amministrativa, quindi più critiche che proposte, ma sono un evidente segnale di quel “restart” da molti sentito come necessario.
Al momento non conosco come si svolgerà il seguito a questa iniziativa, se con altri incontri o in forma più tecnica, quali i tavoli di lavoro tematici, comunque siano le scelte di “work in progress”, che verranno messe in campo , la cultura di progetto sembra inizi a concretizzarsi, per delineare la catena di valori con cui tradurla in proposte ed azioni.

Parto dalla fine, così nessuno sarà annoiato dalla lettura di questo post, ma potrebbe essere interessato a mettere il suo click al sondaggio che si trova nella pagina relativa a quest'articolo, rivolto ad acquisire se la tendenza politica attuale è la stessa manifestata durante le elezioni amministrative. Lascio quindi alla casualità della rete, la partecipazione e la condivisione a questo piccolo sondaggio.
Atto di indirizzo in relazione alla richiesta di ampliamento della discarica. Premetto, per i non addetti alle terminologie, che gli atti di indirizzo sono quelli del sindaco e dei vari assessori, che rappresentano la politica della giunta. Quindi un definitivo no all'ampliamento della discarica. Detta così, sembra cosa giusta, credo che ad ognuno di noi se posta la domanda in termini di 'vuoi partecipare ad inquinare', la risposta sia no. Pertanto la semplice dichiarazione dell'assessore all'ambiente Borgatti, (Lista Civica Sandro Palazzi), che questa scelta di indirizzo riflette il programma, è solo una mezza verità, ciè vera ma contiene una omissione: 'si dovranno pagare i costi di bonifica'. Quindi, un sicuro ed ulteriore aumento della tassa rifiuti. Proprio questo aspetto, ha portato ad evoluzioni convergenti, il consigliere Tralli (cambiare si può) con il consigliere Ratti (PD). In generale, un'altra dimostrazione della poca attitudine al compromesso da parte di questa giunta, che avrebbe potuto ricercare 'la via di mezzo' tra la chiusura della discarica ed il percorso condiviso per raggiungere questo fine. L'argomento tassa rifiuti è molto sentito dai Finalesi, sia perchè non è facile accettare questo attuale aumento, dovuto a debiti di chi non paga e quindi ripartito tra tutti i pagatori, sia perchè non esiste un incentivo ai virtuosi, ossia una quota legata alla tariffa puntuale del conferito, il tutto aggravato da un aumento che non sarà possibile richiedere anche ai comuni adiacenti, che sicuramente hanno fruito della discarica, in quanto non vi è tracciabilità di chi ha conferito, nè cosa nè quanto. La discarica è di Finale ed i Finalesi pagheranno. Un piccolo sacrificio, un equo prezzo, a detta della giunta.
TOSAP vs COSAP, richiesta di variazione del regolamento TOSAP, ordine del giorno presentato dal consiliere Pierpaolo Salino, (lista civica Elena Terzi), non è un semplice anagramma o sciogli lingua, la TOSAP (tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche) è un tributo, a favore dei Comuni, che grava sulle occupazioni di qualsiasi natura, effettuate anche senza titolo, nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei comuni e delle province. COSAP (canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche), non è una differenza da poco, si può affermare che è facoltà del comune se istituire o meno il canone, in quanto la legge non pone alcun obbligo circa la istituzione dello stesso, ma lascia alla discrezionalità dei Comuni ogni decisione in proposito. Cioè i comuni possono, escludere l'applicazione della tassa TOSAP, nel proprio territorio, e prevedere che l'occupazione, sia permanente che temporanea, sia assoggettata al pagamento di un canone in base a tariffa, che può prevedere agevolazioni. Fino qui...puro linguaggio 'burocratichese', ma allora la differenza dov'è? Consiste nel fatto che l'amministrazione può definire le regole di applicazione di una tariffa ed i particolari casi di agevolazione, quindi trattare in diverso modo, il canone dovuto da associazioni che animano il territorio, da altri casi di utilizzo delle aree pubbliche. Ovviamente ...nulla di fatto.
La vera animazione della serata, avviene a seguito delle discussioni tecnicistiche della variazioni di bilancio, dove il consigliere Pierpaolo, propone, con una 'provocazione', che se mi è concessa la sintesi, può essere espressa in questi termini: 'chiedete sacrifici ai cittadini, tagliate servizi perchè non ci sono risorse....potreste dare voi per primi un segnale di questi sacrifici richiesti, tagliandovi una fettina dal vostro compenso'. E vai...il clima si accende, portando la riunione di consiglio a quanto raccontato dal film 'Don Camillo e l'onorevole Peppone', (anche se in questo caso i ruoli sono invertiti). Al nostro 'Don Pala' si incendiano gli occhi e la gola, ed inizia a rigurgitare verso 'l'onorevole Sal', parole espresse con toni infastiditi. Penso che sia ovvio a tutti, che la proposta di dare un esempio tagliando, diciamo una media di 100 euro, i compensi di sindaco ed assessori (ricordo che 'don Pala' percepisce circa 2900 euro/mese), non avrebbe sanato le difficoltà di bilancio nè risolto i problemi di cassa, ma prendersela a titolo personale, addirttura affermando che questi tagli ai servizi non hanno portato lamentele alla attenzione del 'don Pala' e che ritiene questa proposta del 'onorevole Sal' una propria inopportuna guerra politica. L'occasione del silenzio, gli la fornisce il presidente, negando parola al 'don Pala' alla replica. Insomma, la provocazione era evidente e si poteva rendere 'autogoal' al 'onorevole Sal', semplicemente dicendo che hanno ascoltato e valuteranno. Ma si sà, la dote all'ascolto non sempre è capacità di chi pensa di avere sempre la scelta giusta del fare, dove in realtà si continua solo l'elenco delle criticità ma non si attuano progetti rivolti a possibili soluzioni.

Succede che, sempre tra le sponde di quel fiume Panaro, che bagna la Bassa Modenese, la cultura e le iniziative che la arricchiscono con maggior definizione, sono in svendita....perlomeno questo appare in quel di Finale Emilia' Certo, detto così sembra uno 'slogan' che, come tanti altri, ha il solo obiettivo di denigrare le scelte operate da chi è chiamato a decidere, in realtà, il mio pensiero va oltre, oltre le scelte scellerate di chi le compie, ed oltre le posizioni di chi le contrasta. Ma di che stiamo parlando? Succede che in questo territorio Finalese, da tanti anni, ma veramente tanti, un servizio alla cultura, da sempre pensato in ottica 'quasi visionaria' di chi allora governava, ed io riesco a ricondurre, per la mia conoscenza personale, ad Angelo Sola, (rif. & ndr: ex sindaco Angelo Sola 1956 - 1967). La sua grande passione fu la Biblioteca Comunale, alla quale dedicò, anche durante il suo mandato di sindaco, una particolare cura, soprattutto alla sezione locale, raccogliendo materiali, documenti e testi che riguardavano o che erano stati scritti da Finalesi.
Certo,...tanta acqua è passata sotto il 'nostro ponte', (che tra l'altro avrebbe anche necessità di manutenzioni), ma per fortuna nella continuità di una 'evoluzione', quindi una crescita, di quanto 'offerto', cioè cultura e conoscenza, sempre più 'innovativa', come oggi la chiamiamo 'azione culturale e creativa', per la promozione di eventi, in quanto, una biblioteca non è un semplice 'storage' di pagine di libri, ma un 'attivo motore' del legame che unisce i processi creativi culturali con i progetti in cui prendono forma.
Mi rendo conto che probabilmente sto percorrendo una logica di esposizione che assume complessità, per chi non è addentro al mestiere, quindi rimando a quanti interessati al volume di prossima edizione: creatività cultura industria (culture del progetto e innovazione di sistema in Emila Romagna, di Elena Vai e Flaviano Celaschi, edizioni Luca Sossella Editori).
Scusandomi di queste libere deviazioni di pensiero, torno al punto ...ma di cosa stiamo parlando?
Bhe, succede che dopo oltre 40 anni di evoluzione culturale, oserei dire dopo la riuscita creazione di un modello, di un gioiello di proiezione culturale, invidiato non solo in ambito del nostro limitato territorio, ci troviamo ad affrontare il problema del costo...ossia mercificare la cultura e ridurla ai minimi di una linea di costo, tra le logiche di un bilancio.
Ovvio che nel mondo della razionalizzazione, tutto va ricondotto ad un 'numero' che rappresenta un elemento di bilancio, intendendo con bilancio, la rappresentazione sintetica delle 'risorse in entrata' ed 'i costi in uscita'...e non è certo facile 'monetizzare' la cultura.
Però, il compito di una 'amministrazione', e, nello specifico quello di una 'giunta amministativa locale, non è di monetizzare semplivemente i 'costi' ma di valorizzare le scelte di investimento in ottica futura. Succede però, che in quel di Finale Emilia, questa distinzione tra 'investimento' e 'costo', altro non è che una mera e soggettiva applicazione di una imposizione analitica, tra l'altro mal interpretata, che preferisce scegliere il costo rispetto l'investimento di ciò che è il futuro possibile da offrire.
Succede poi, che in quel di Finale Emilia, qualcuno se ne rende conto e pensa: possibile che oltre i tagli ai servizi, all'aumento delle tassse, si debba anche tagliare il futuro alle future generazioni. Ecco, questo è il punto del contendere, non tanto politico, ma di reale 'lascito' alle future generazioni.
Ma, vi sembra possibile che, solo perchè 'tra le pieghe del bilancio', nella pianificazione di questa amministrazione, non c'è la capacità, nè la volontà, di ricercare 'fondi' per fronteggiare il 'problema cultura', dentro i termini di una situazione, che valorizza la nostra biblioteca come propositiva di oltre 50 iniziative all'anno e che 'enumera' più prestiti di quella di 'Mirandola' e il cui personale ha una formazione specifica, oltre che motivata del proprio lavoro.
A fine anno scade il contratto con la cooperativa che fornisce il personale, (ndr solo una persona è dipendente comunale), quindi a breve bisognerebbe pubblicare un altro bando, ma a tutt'oggi il comune non ha preventivato per il 2018 e 2019 la cifra necessaria, per mantenere un patrimonio, costruito nel tempo.
Come in tutte le cose che sono operate da questa amministrazione, succede che, non importa 'l'obiettivo, ma il contrastare 'l'olbiettivo', ...udite udite:
qualcuno si mobilita, con il fine di promuovere una petizione per la tutela della qualità dei servizi bibliotecari, e richiede la possibilità di raccogliere firme, anche tramite la 'occupazione di suolo pubblico', in aree del territorio Finalese, ma... non è concessa autorizzazione, o meglio dire, concessa con restrizioni: fate pure raccolta firme di sensibilizzazione, fatela pure nei giorni del mercato, ma non dove esso attivamente si svolge, andate nell'altra piazza e... non fatela nell'area della biblioteca. Come dire....ovunque tranne dove puoi ottenere prioritari consensi alla petizione proposta.
Ora, senza entrare nel merito delle motivazione adotte da questa amministrazione, cui, oltre al caso in causa, c'è ne sarebbe da dire e scriverne una 'enciclopedia'...io mi domando, ma, lette le motivazioni ostantive, edotte dalla amministrazione...'spero pro tempore',....c'è forse da sperare che sappiano o imparino leggere una richiesta...prima di rispondere, o meglio far ad altri rispondere, con motivazioni, che non stanno nè in cielo nè in terra rispetto i regolamenti applicabli?
Invito chiunque, cittadino Finalese o personalità giuridica, a rendere interesse alla petizione, offerta quale raccolta firme, come opposizione alla 'svendita' delle eccellenze conquistate in cultura ed evnti, inerente la qualità dei servizi, della nostra biblioteca.

Ma se io avessi previsto tutto questo, dati cause e pretesto, le attuali conclusioni,..
(cit. "avvelenata" - Guccini - album Via Paolo Fabbri 43 - 1976)
Leggo che, (con delibera di Giunta datata 02 luglio 2020), si autorizza la demolizione dello stabile, "ex scuole medie" di Finale Emilia, al fine della "riqualificazione dell'area, avviare un processo organico di rigenerazione urbana finalizzato agli obiettivi della sostenibilità ambientale, della coesione sociale e dello sviluppo locale del nuovo spazio pubblico con servizi e attrezzature come fattore d'innesco di una strategia progressiva di messa in sostenibilità della città esistente".
Preso atto che non risulta molto chiaro quanto hanno scritto, ricevo per fortuna chiarimenti, da chi come me non è escluso dalla conoscenza delle risposte, ossia bannato, dal nostro Sindaco, il quale dice che l'edificio delle ex scuole medie, non è agibile, la ristrutturazione sarebbe esosa in termini di risorse economiche, quindi al posto della struttura è preferibile realizzare un giardino e posti auto a sostegno del centro storico, enfatizzare l'area ex convento Santa Chiara.
Qualcuno, ha fatto presente che quell'edificio è agibile, ma il punto non è questo, piuttosto il solito e sempre assente, visione d'insieme per Finale.
Se ci fosse una idea generale, quale ad esempio la qualificazione del contenitore e contenuto delle ex scuole elementari lì adiacenti, come ad esempio spazi per atelier artistici, fab-lab creativi per la produzione di eventi continuativi di attrazione, verso il territorio che si propone in un ambito di valorizzazione di percorsi creativi, culturali e turistici dentro politiche regionali.
Se ci fosse consapevolezza che questo polo innovativo, è adiacente ad un magnifico e vero centro storico Finalese, che sfocia su via Trento Trieste, i cui portici delimitati da una fontana illuminata da una parte ed un castello altrettanto attrattivo, potrebbero essere pieni di piccoli bistrot, botteghe storiche ed artigianali.
Se si capisse che poi si può proseguire verso una piazza ristrutturata,(senza fiumicello), per lo shopping a cielo aperto, come un piccolo outlet non solo di capi per abbigliamento.
Se si riuscisse ad ampliare la propria vision e immaginare che si potrebbe proseguire fino alla torre dell'acquedotto, dove prendere una bici per una breve escursione sull'argine o scendere sul fiume per una passeggiata, dove poi riprendere dal quartiere cappuccini, la direzione verso quei magnifici giardini a forma di cuore ed infine far rientro verso il punto di partenza di questo percorso.
Bhè allora, in questo contesto, una demolizione di quell'edificio per realizzare ed aumentare la capacità di parcheggio giardino, assumerebbe anche una valenza accettabile, ma, senza una visione di insieme e per soli principi economici di cassa non lo trovo elegante, propositivo o progettuale, anzi lo trovo assai squallido.

Ogni organizzazione ha un numero determinato di posti che saranno occupati da incapaci.
(Teoria di Owen sulla devianza organizzazionale, Arthur Bloch, Legge di Murphy)
Forse per dilettantismo ed inesperienza dei nuovi amministratori, e probabilmente anche per la paura di tecnici e funzionari di incorrere in errori, servirebbe più buonsenso e meno burocrazia! Certo serve anche il coraggio e non la paura di fare.
L'ostile atteggiamento di quella che solo 7 mesi fa era la minoranza (oggi al governo di Finale) che, in un comune terremotato, anziché aiutare, ha costantemente attaccato e denunciato in Procura ogni atto burocratico, avviando dovute indagini giudiziarie, sta producendo in questo nostro piccolo Comune, di Finale Emilia, incapacità al fare ed una morte lenta di ciò che rimane.
Coloro che si applicano troppo alle piccole cose di solito diventano incapaci delle grandi.
(Francois de La Rochefoucauld, Massime, 1678)

I cittadini non hanno gradito la "giravolta comunale" di indire un incontro pubblico anzichè un consiglio comunale aperto, con il risultato che la l'incontro è stato praticamente deserto e l'amministrazione ha informato se stessa.
Ma, senza troppo ripercorre la recente storia, che ha addirittura portato ad un esposto in procura da parte del osservatorio civico Ora Tocca a Noi!, rappresentato dall'ex consigliere comunale Maurizio Poletti, precedente legislatura alla lista civica Lo Scarriolante, io mi domando, ma come mai tutta quella sintonia di allora si è annullata, volatilizzata, persa?
Lo dico, in quanto, rileggendo i verbali di delibera di consiglio comunale, nello specifico quello in data 28/11/2011, dove si discuteva l'oggetto 'IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA BIOGAS', risultava una forte affinità tra l'attuale assessore all' ambiente Gianluca Borgatti, al tempo Popolo delle Libertà Cito espressamente le parole di Borgatti espresse a quel tempo:
"Io faccio una breve dichiarazione di voto come gruppo PDL. Naturalmente votiamo contro e desidero dire, perché sia messo agli atti, che ringraziamo il consigliere Maurizio Poletti per l'impegno e la passione, il tempo che dedica all'espletamento di questi argomenti. Desidero che questa dichiarazione rimanga agli atti, a verbale."
Purtroppo, qualcosa nel tempo cambia, c'è chi ha una idea, chi ne ha una altra e chi è double-face!
Infatti, è lo stesso Borgatti, che durantte l'assemblea, risponde a Stefano Lugli, lista sinistra civica, che è prerogativa unica del presidente del consiglio, (Maurizio Boetti), concedere un consiglio comunale aperto. E...questa la dice lunga.
In definitiva e di fatto, il nulla, ciò cui siamo informati è che questa amministrazione, detto dalla stessa, non può far nulla contro le autorità sovrane superiori e sono costretti a subire dall'alto imposizioni.
Ai posteri l'ardua sentenza!.
...nel frattempo, armiamoci di mascherine ed attendiamo cosa accadrà questa sera al consiglio comunale.


Consiglio comunale del 15/05/2017, suonano le trombe e all'ordine del giorno le interrogazioni, una di sicuro interesse, chiarimenti sulla vicenda di nomina del legale che rappresentava il comune e la rimessa del mandato, in merito al procedimento giuridico in essere. Il promotore dell'interrogazione Lista Civica Elena terzi dichiara insoddisfacenti le risposte ricevute.
Modifica del regolamento di edilizia popolare, la stessa giunta ripresenta delle modifiche al regolamento, già trattato ed approvato dalla maggioranza, alcuni mesi fa, scopo delle modifiche renderlo applicabile, in quanto così per come definito non permette di realizzare la graduatoria di assegnazione e sta bloccando l'iter di assegnazione delle case popolari. Le motivazioni che ne impediscono la applicabilità, erano già state fatte presenti al tempo in cui questa amministrazione lo propose in votazione, quindi vengono stralciati gli elementi che non permettono agli uffici di applicarlo, ma come atto di responsabilità di questa amministrazione, in quanto rimane la convinzione della maggioranza della loro correttezza. Come dire, so che sbattere la testa al muro fa male, ma continuo a farlo pur con eccezioni. Di questo passo, avremo bisogno di muratori più che amministratori!.
Bilancio rendiconto consultivo 2016, dopo le polemiche di questi giorni, distrattamente e pubblicamente corrette da un comunicato del sindaco, Sandro Palazzi, viene tecnicamente illustrato dal funzionario incaricato, ma è nella sua illustrazione politica che il sindaco affonda nel ormai solito tormentone che la colpa è dei precedenti, e, questa amministrazione è costretta a galleggiare tra i disastri che gli altri hanno prodotto. Per quanto si è tentato di rendergli noto che di questo tormentone la popolazione è stanca, di questa gestione così terribile, che conosceva e ne ha fatto cavallo di battaglia durante le elezioni, nessuno lo ha obbligato dall'alto, ma è stata una scelta consapevole, cui i cittadini hanno vouluto dare fiducia, quindi se questa amministrazione non è capace, può rimettere mandato. Ma la migliore performance di questa 'ciurma', sicuramente è stata offerta quando il sindaco ha lasciato l'aula, per non ascoltare le motivazioni di un consigliere, Stefano Lugli, di sinistra civica.
....'e il naufragar m'è dolce in questo mare', dove il nostro battello 'galleggia'. Per fortuna, in una momento di 'calma piatta', dove il fragore della 'burrasca' si quieta, il vicesindaco Lorenzo Biagi riesce a trasmettere una 'traccia della rotta' su cui navigare. Era ora, finalmente cominciamo a conoscere una direzione, una scelta di indirizzo.
Nell'accordo di trattare gli oggetti in ordine del giorno, modificandone l'ordine di comparsa, si propone di trattare la proposta di indire un consiglio comunale aperto, sui temi ambientali, avanzato a seguito di una copiosa raccolta firme dell' osservatorio civico ora tocca a noi. Non vi è accordo, specialmente dal gruppo Lega Nord, quindi tutto è rimandato. Tecnicamente corretto il modo di opporre contrarietà per mancanza di tempo alla discussione, ma evidente la la poca volontà di aprire un consiglio ai cittadini che possono dire la propria, e questo la dice lunga...., anche se, aggiungo io, c'è molta disattenzione anche nei consigli ordinari nel perseguire gli impegni presi.

i-1) Dopo un anno, l'amministrazione ha incontrato la cittadinanza, bhè almeno una parte, in quanto solo un centinaio di persone erano presenti, forse causa il fresco o più probabile le "frescure" con cui hanno dipinto i risultati ottenuti, in compenso sembra che un cittadino sia caduto, inciampando in un malriposto filo elettrico che alimentava il palco da dove i nostri oratori per ben 1/2 ora hanno incontrato i cittadini, e, questo avrà loro impedito di dire che ben due attuali importanti cariche dell'attuale amministrazione, si sono rateizzate un proprio debito in 30 comode rate, corrispondenti al loro termine mandato. Chisssà, forse ci avrebbero informati anche della volontà di rateizzare a tutti le tasse scolastiche e le spese accessorie, le tasse raccolta rifiuti e quant'altro che tutti noi cittadini affrontiamo normalmente senza che ci sia riconosciuta questa possibilità.
i-2) Sembra che a seguito del forte vento che ha colpito Finale Emilia nei giorni passati, i lavori di sistemazione dei danni al tetto del palazzetto sport e scuole procedano speditamente, anzi voci di corridoio "spifferano" che forse le nuove scuole saranno finalmente aperte.
i-3) Il ponte vecchio sul panaro, chiuso per situazioni emergenziali, presto sarà in riparazione, il progetto è fatto ed i finanziamenti per le opere di ripristino pure, le "solite voci" portano però all'attenzione che poco distante c'è anche il ponte di Selvabella, in cui l'emergenza si è risolta ponendo un divieto di transito agli automezzi pesanti, tra l'altro segnalato a soli 50 mt dal suo imbocco, quindi non rispettato.
i-4) La manutenzione del verde pubblico e degli sfalci dell'erba proseguono con celerità, anche le aiuole della scalinata dell'acquedotto sono fiorite, ma la siepi estirpate per scelta in primavera, sembrano desiderose di ricrescere, forse una protesta al contributo che il comune ha elargito, creando inversione di tendenza al motto proprio dell'associazione che ha organizzato l'evento. Contributo che immagino sia in relazione all'evento primaverile del restauro dell'opera scultorea in marmo sul portale acquedotto e di sistemazione scalinata di accesso con rimozione e sostituzione delle piante. Insomma come dire, un contributo del comune per devolvere al comune, sempre scusandomi della sintesi.
i-5) L' illuminazione cittadina è performante, quando è accesa, ed a parte qualche lampione spento, la luce che diffonde è tenue e delicata, quasi scenografica nel rendere quel' atmosfera alla vita culturale, ricreativa e sociale del paese, specialmente per chi volesse andare al teatro tenda...opss dimenticavo, non esiste più! Anzi neppure il "campo robinson" esisterà più, in quanto reso edificabile con variante del piano regolatore. In compenso, però, è "attiva" la videosorveglianza che finalmente ci darà un poco di sicurezza...ma non si vede!
i-6) Finalmente, dopo mesi, l'ascensore degli uffici al MAF è funzionante e la gente potrà nuovamente accedere ad uno dei principali servizi comunali, anche se la situazione dei due "senzatetto" sembra non abbia ancora avuto una soluzione, ma certo molta "letteratura" di risposta e stata resa dalle cariche amministrative, come dire giustifico quindi sono a posto. Bhè, sicuramente semplicistica questa mia affermazione, ma al momento questo è ciò che si percepisce di concreto. Personalmente credo che i nostri servizi abbiano operato al meglio delle loro possibilità nell'affrontare questa situazione, ma trovo scoraggiante che "qualcuno" abbia ben pensato di creare a tal proposito, degli articoli "ufficiali" di giustificazione, da diffondere col titolo che richiamava alle ostilità messa in opera dai due "senzatetto".
i-7) Al contrario, è stata velocissima la risposta "anti-invasione" a seguito dei 5 richiedenti asilo che sono arrivati nel nostro comune, tramite una delibera che obbliga adempimenti a chi affitta immobili, dove è individuabile che il conduttore sia persona fisica o giuridica che abbia finalità verso i "migranti". Incidere con una delibera le scelte di un proprietario è sicuramente anticostituzionale, (provato che è tale, forse la prefetturà userà i propri canali per farla ritirare), ma il punto non è tanto l'essere a favore o contrari ad una politica che non è di competenza locale in merito alla accoglienza, quanto piuttosto che una amministrazione agisca in modo unilaterale.
i-8) Se poi si osservano le graduatorie di assegnazione delle case popolari, troviamo che i principali assegnatari non sono italiani, quindi perchè queste differenze. Anzi a tal proposito, la Regione ha assegnato fondi per acquisto di immobili da rendere come edilizia popolare e il Comune di Finale non è riuscita a spenderli tutti, rimangono poco meno di un terzo del disponibile, ma si sà, a detta loro, hanno ricevuto solo quelle proposte di acquisto. Come se un manager aziendale si limitasse ad aspettare clienti anzichè cercarli e proporre opzioni di interesse sul territorio, diffondendo notizie ed informazioni, chissà forse quel sito comunale sarà rivisitato in ottica di fruibilità e contenuti, anche in quell'area di trasparenza amministrativa, tanto disattesa quanto sbandierata un anno fa.
L'efficenza generale di questa amministrazione è ciò che più salta all'occhio, infatti il nostro comune è in testa alle classifiche di accesso a Bandi... in cui non ha partecipato! bhè si può migliorare ma servono competenze e motivazione dei funzionari e risorse... quindi un investimento per il nostro territorio. Disporre di risorse motivate, competenza e professionalità dovrebbe essere una priorità del "consiglio direttivo" di ogni azienda, pubblica o privata che sia, ma nel nostro caso, prima occorre apprendere di cosa stiamo parlando.
Quindi è molto più semplice controllare come maggioranza un consiglio comunale piuttosto che fare reali scelte che soddisfano una semplice domanda: "come vorrei questa mia Finale?". Insomma! Tutto sommato non c'è di che lamentarsi e per dirla come a me piace, "vamos bien"!

A seguito dell'ultimo incendio alla "Enel Green Power" e ai rassicuranti esiti delle analisi eseguite da Arpae, l'incazzoso diffida bianConiglietto, (con tanto di minuziosa bibliografia di leggi ...superate da aggiornamenti), richiamando le norme sul procedimento amministrativo e nello specifico la "conferenza dei servizi", ossia la convocazione di apposite riunioni collegiali, (cosiddetta conferenza), che normalmente viene indetta quando si rende necessario effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici per acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi di altre pubbliche amministrazioni al fine di consentire la più celere esecuzione delle opere pubbliche. Ora, ammesso anche che tutto l'impianto della diffida abbia un senso, mi domando quale è il fine ottenibile da questo contesto così come operato dall' incazzoso nei confronti di bianConiglietto.
Forse ci si aspetta che una "scopatina" di bianConiglietto faccia pulizia di tutti gli inquinanti, fermo restando che continueremo a vivere nella provincia più inquinata d'Italia dove anche bianConiglietto ha sicuramente "sniffato" troppe polveri sottili, al punto che interpreta e richiama leggi per motivare l'ordinanza che ha emesso e che sancisce gli "obblighi dei soggetti che rendono disponibili immobili per l'accoglienza di migranti", quale provvedimento urgente per far fronte a situazioni impellenti e non prevedibili nelle ipotesi di emergenza sanitaria o di igiene pubblica a carattere locale, insomma anche i migranti sono "impattanti" a livello ambientale, quindi l'incazzoso dovrebbe esserne grato a bianConiglietto anzichè diffidarlo.
Tornando ad un minimo di serietà, credo che sia il momento di terminare questo assurdo modo di fare politica a Finale Emilia, basta con queste diffide, querele e proclami, che hanno solo ridotto ad un inferno la vita di precedenti amministratori, per il solo unico fine di vincere una battaglia.
Gli irriducibili che ancora pongono fiducia a chi rappresenta questo modo di operare, ormai si contano sulle dita, (esagerando di mani e piedi), penso che la cittadinanza Finalese chieda soluzioni, professionalità, competenza, presenza e trasparenza.
Operando in questo senso, pur anche commettendo errori, probabilmente le dita da contare aumenteranno, come le mani della dea Kali.

Da sempre, "sorniona", hai visto crescere le genti di queste terre, le loro opere, le loro azioni, il loro scorrere del tempo.
Dalle speranze che molti hanno rimesso in te, quando chi ti vedeva per l'ultima volta, entrando nel quel di allora ospedale, a chi per la prima volta ti vedeva, sempre dalle finestre di quell' ospedale, cui tu eri custode.
Io appartengo a quella generazione che ancora ti ha vista presente e viva, che è cresciuta nella tua ombra e che nei vicoli, tuoi adiacenti, ha camminato per tutti quegli anni, un poco inconsapevoli, dove non si pensa altro che crescere. Gli anni in cui davvero ci si gode la vita.
Sono entrato nella tua pancia, nelle fiere settembrine, quando ci concedevi accesso e in tutti quei momenti in cui ti prestavi a farci conoscere la bellezza di sculture, pitture ed opere letterarie e di teatro, maestralmente presentate da chi ci sapeva coinvolgere in quelle atmosfere.
Ho visto rifarti il "look" più volte, ma tu avevi già iniziato a sonnecchiare e con te molti di "noi", poi tutto d'un tratto il tuo sonno è per sempre.
Sei ancora lì ma in tanti non ti vedono più.
A futura memoria e futura speranza.
Dedicato a Finale.

Nel mondo:
- serie di attentati in Europa, da Nizza e Berlino;
- la guerra in Siria e la sanguinosa presa di Aleppo da parte dei governativi e dei russi;
- i crimini compiuti dall'Isis, che ha generato odio in ogni parte del mondo;
- le sciagure naturali degli uragani nei Caraibi e, per quanto minore nella zona degli Stati Uniti;
- la morte di grandi personaggi della musica e della cultura mondiale, che rendono questo nostro mondo un posto sempre meno attraente;
- la visita di un presidente americano a Cuba dopo 60 anni e la morte dello storico comandante in jefe Fidel Castro;
- l'elezione di un nuovo presidente americano alquanto discutibile come persona più potente al mondo;
- le delusioni agli europei di calcio in Francia, ma anche qualche meritata medaglia alle olimpiadi di Rio;
- la chiusura delle porte di un giubileo straordinario un poco sotto tono;
In Italia:
- i terremoti che hanno devastato zone del nostro paese;
- un altro cambio di governo in questo di paese,
- i nuovi sindaci delle nostre grandi città , che ne stanno combinando 'di tutti i colori';
A Finale Emilia:
- niente di nuovo, eccetto una nuova giunta di amministrazione, che anche qui ne stà combinando di 'tutti i colori' senza dare evidenza di capacità di governo perchè è sempre colpa dei precedenti;
- ci uniformiamo ai 'furbetti del cartellino' e come altrove nessuno sapeva;
- i marciapiedi consumati di un tempo passato si affacciano su case chiuse e negozi sofferenti;
- palazzi impacchettati attendono ancora di essere riparati;
beh! che dire... un augurio per il 2017 è che non sia un 2016 bis!

In questi giorni, in questa nostra Finale, è andato in scena un acceso dibattito sul degrado in cui verte la Stazione degli autobus, al punto che il nostro Sindaco, con altri volontari civici con cariche nell'attuale amministrazione, si è prodigato nel renderla, almeno apparentemente, decorosa in termini di pulizia, tramite un buon lavoro di volontariato cittadino.
Fin qui, nulla di strano, un amministratore che dà il buon esempio!
Cosa strana, è che questa operazione di pulizia avvenga, casualmente, solo a seguito di un accorato diniego e di falsa attestazione delle stato del luogo, dal Sindaco stesso diffuso, oltre che dallo stesso aver "sbugiardato" una concittadina che ha sollevato il problema del decoro del luogo.
A parte il fatto che c'è una seria problematica di stile nelle comunicazioni del Sindaco, c'è anche il fatto che questo modo di operare solleva qualche dubbio sulla veridicità di quanto il Sindaco afferma.
Per farla breve, il Sindaco ci ha mostrato di avere una " gran bella ramazza", ma ci vuole ben altro per rendere decoro a questa Finale e serve ben altro per governare questo territorio.


Mentre a Finale Emilia, in "voluto silenzio", passa una delibera che approva il nuovo quadro tariffario relativo ai servizi scolastici, con aumenti del servizio pre e post scuola e dei nidi di infanzia, (che si aggiungono ai precedenti tagli al servizio scuolabus), anche La Habana si trova a dover affrontare i problemi dei...paesi benestanti, senza esserlo, e, deve affrontare un tasso di natalità in forte calo, ma proprio per questa ragione il governo cubano ha emanato non uno ma quattro decreti legge a protezione della maternità, con assegni famigliari nel salario un pò piu' cospicui e con il coinvolgimento dei nonni materni, che ancora sono in ambito lavorativo con lo scopo di dare una maggiore cura al bimbo, coinvolgimento riconosciuto in salario.
Mentre l'Italia e altri paesi del cosiddetto mondo civile effettuano pesanti tagli allo stato sociale, la piccola e povera Cuba investe quel poco che ha per la tutela delle madri, degli anziani e dei bambini, e in Finale Emilia anche nel mese di Febbraio 2017 abbiamo pagato 10.500 € per indennità di funzione del Sindaco, degli assessori e del Presidente del consiglio. Per dirla alla Habanera: "vamos bien"

A Finale Emilia è stata riaperta la piscina, in pompa magna, tra roboanti proclami e plausi di commentatori. Sarà mica l'aria un poco pesante e "formaldeidinosa" di questo tempo che produce allucinazioni. Una vittoria senza precedenti, sbandierata da questa "amministrazione", in realtà ci hanno solo "fottuto"! Ma quale vittoria può mai essere, quella di un risultato ottenuto in 6 mesi, quando nelle stesse modalità la tanto criticata precedente amministrazione lo realizzò in soli 15 giorni. Forse le allucinazioni di questa cappa primaverile, non ci fanno vedere come questa compagine amministrativa ha tentato di gestire, quello che se metaforicamente mi è concesso, una vendita di rapanelli a prezzo di oro, e, ad ogni tentata vendita, riduceva il prezzo, fino ad accorgersi che i rapanelli erano deperiti e così facendo ha dovuto pagare per lo smaltimento. Già, perchè di questo si tratta, "tra le pieghe del bilancio, (per usare parole non mie), miracolosamente appaiono 100.000 euro che saranno dati al gestore, oltre alle manutenzioni ed investimenti necessari. Bhè, se di vittoria si tratta è una vittoria dei "Finalesi", perchè quei soldi non provengono dal patrimonio del nostro "Don Pala" o del suo vice "Gafas", ma dai cittadini tutti, nuotatori o no che siano. Forse qualcuno ricorderà quando questa amministrazione sedeva ai banchi dell'opposizione, quante interrogazioni presentò in consiglio, per chiarimenti sulla "mala gestione", "assegnazioni ai soliti noti" e "favoritismi", ...scusate ma, mi sembra che quei soliti noti di allora, siano gli stessi di adesso! ...e per fortuna esistono. Lasciatemelo dire, Finalesi nuotate, nuotate ma non dimenticate di richiedere equo rimborso dei danni subiti. perchè di questo si tratta, appropriazione indebita di strutture comunali, mancata erogazione di servizio, lesione dei diritti di cittadino, danno morale e biologico aggravato da costi supplementari per 6 mesi. Se questa è una vittoria!.

Nella nostra regione è partito il progetto "corridoio verde" d'Italia, un albero per ogni residente, 4,5 milioni di piante in cinque anni, di cui 500.000 già da quest'anno, con un finanziamento totale di 14 milioni di euro ed una prima tranche da 1,6 milioni disponibili da subito. Un progetto "green", per abbattere le emissioni, tutelare il paesaggio, rendere più attrattivo il territorio e tagliare fino a 44 mila tonnellate all'anno di anidride carbonica, che è come spegnere quasi 26 mila auto all'anno.
Per la provincia di Modena, stanziati come prima tranche, 220.000 euro.
Dal prossimo 22 giugno, i vivaisti della regione possono presentare domanda per essere accreditati e autorizzati a fornire gli alberi. Dal mese di ottobre, i Comuni, i cittadini, le associazioni, e cittadini che ne faranno richiesta, potranno rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora.
Un'opportunità anche per Finale Emilia, per rendere più attrattivo e vivibile il territorio, pensavo alle strade comunali interne ai quartieri, predisposte per alberazione ma prive di alberi, ai parchi e aree, quali ad esempio quelle del perimetro delle vie Allegro Grandi e Libero Borsari, (area Eurospin per intenderci), ma anche i parchi delle frazioni e le aree della nostra campagna.

C'era desiderio di cambiamento, dopo le vicessitudini giudiziarie di quegli anni post terremoto, che avevano indagato sulla allora Amministrazione al governo di Finale Emilia, che questo territorio si è spostato a destra, politicamente parlando, dando fiducia ad un programma di rinnovamento che in realtà è rimasto tale solo nei proclami in esso contenuti.
E' stato semplice, come raccontare le favole ai bambini per ingannarli o raccontarle ai grandi per consolarli, ma poi, giunge per tutti, anche per quei vincitori, il tempo di "tirare le somme" per elencare i risultati raggiunti e scoprire che dopo quattro anni, altre indagini giudiziarie fanno focus su questa attuale Amministrazione del rinnovamento e che dei risultati non ce ne sono. La ricostruzione è totalmente ferma, ma roboantemente sostenuta da rassicuranti "poesie" del primo cittadino, che è cosa fatta. Non c'è ancora una visione della "Finale che vorrei" e si amministra giorno per giorno, l'incapacità del non fare nulla, con il tormentone che è colpa di chi c'era prima se stiamo ancora sistemando le disfatte delle precedenti amministrazioni.
E mentre i Finalesi si interrogano sul rinnovamento, Finale, è in piena decadenza: manutenzioni inesistenti del patrimonio comunale, un importante ponte chiuso, cimiteri al degrado e tuttora assenza di una adeguata camera del commiato, Teatro, Palazzo Comunale, monumenti ed edifici pubblici, in attesa di attenzioni, incluso il semplice sfalcio d'erba che regolarmente cresce in questi siti, unico elemento di vitalità rimasta. Strutture per lo sport, dal palazzetto alle palestre alla piscina esterna, ammirabili solo da bozzetti sui cartelli della ricostruzione, affissi e opacizzati dal tempo, eppure Finale, dispone di 50 milioni di euro, milione più o milione meno, considerando che alcuni sono già stati persi per mancata progettazione o incoerente progettazione ai fini dei fondi resi disponibili, oltre al milioncino e rotti di euro, speso in consulenze esterne.
Tutto questo, non è possibile definirlo semplice ritardo da burocrazia, in quanto gli "effetti collaterali", di difficile quantificazione, ci sono tutti, e tutti in sequenza esponenziale: un centro storico che da illuminato da esercizi commerciali è spento dalle saracinesche chiuse, con nessun supporto di questa Amministrazione alla rivitalizzazione, se non con un fantasioso progetto di riqualificazione di una piazza, cui non ci è dato conoscere come sarà.
Sviluppo del territorio, politiche a sostegno dell'economia, attrattività produttiva a promozione del lavoro, sono parole vuote di significato, la tanto cavalcata battaglia sulla sostenibilità ambientale, dalla megadiscarica, alle aziende impattanti, agli allevamenti, tutto tace senza proposte di mediazione a ciò che ormai è deciso.
Finale si interroga, mentre questa Amministrazione chiede un ulteriore atto di fiducia ma nel frattempo, quattro anni sono trascorsi, dopo 1300 giorni, cioè minimo 10.400 ore attive di gestione, quelle promesse di rinnovamento sono ancora in lista di attesa.


Ma nella nostra aria non c'è solo "fumo", invisibili, ma non meno insidiosi, ci sono quei "serpentelli sinuosidali" delle onde elettromagnetiche.
Nell'occhio del ciclone delle politiche locali è di attualità il "Quartiere Ovest", a causa della modalità di assegnazione di concessione alla associazione che qui operava, non tanto per i fumi delle sue cucine, ma per le scelte operative di questa amministrazione.
Mentre in questo quartiere l'associazionismo viene a mancare, ciò che rimane è la "torre ripetitore"...tutti la vedono ma sembra invisibile. Ecco ....appunto, nel verde del Quartiere Ovest di Finale Emilia c'è una "torre" piena di antenne, che 24/h giorno emettono onde elettromagnetiche di vario tipo.
Evitare completamente l'esposizione ai campi elettromagnetici nel mondo in cui viviamo è praticamente impossibile, (chi non ha in casa il wifi o un televisore, un forno a micronde), ma il nostro corpo sa intuitivamente di cosa ha bisogno per sentirsi meglio e per evadere da questa overdose tecnologica. Tutti noi ci sentiamo molto meglio quando evadiamo dalla nostra casa, dalla vita quotidiana in città e dal nostro ambiente di lavoro, magari iper-tencologico, e facciamo una passeggiata a contatto con ambienti naturali, immergendosi in un parco verde cittadino.
Ambienti Naturali? Ma si può ancora definire così quel parco al "quartiere ovest"? Consultando il sito ARPA ER elettrosmog, l'ultimo (e forse l'unico) monitoraggio in continuo fatto in Finale Emilia, esattamente presso ITAS "Calvi" distante 200 mt dall' impianto, risale al 2010 ed i dati risultanti da quella campagna di monitoraggio risultavano nei limiti, ma parliamo di 7 anni fa e sicuramente quelle antenne non sono più quelle di allora.
E' accertato che le radiazioni elettromagnetiche, hanno affetti biologici negativi per le persone, l'impatto delle Stazioni Radio Base è elevato in un raggio di 20-70 metri dalle antenne, sui luoghi abitati posti a quota prossima a quella delle antenne. La legge Italiana, pone, al momento il limite di accettabilità delle radiazioni in base al solo effetto termico a breve termine, tale limite fa riferimento ad un valore massimo di campo elettrico, per i siti abitati, pari a 6 Volt/metro. La posizione che viene assunta in Italia come presupposto della esistente normativa è che "non esistono ancora sufficienti risultati che diano per certi gli effetti biologici negativi sull'uomo delle radiazioni a bassa dose e lungo termine". Vi sono quindi ragioni sufficienti per una applicazione del cosiddetto "Principio di Precauzione", in sintesi stabilisce che l' assenza di una piena certezza scientifica NON deve essere usata come una ragione sufficiente per posporre decisioni.
Nella nostra Regione la Legge Regionale non modifica i limiti di esposizione e di cautela stabiliti dal decreto ministeriale, stabilisce invece: la disciplina autorizzativa relativa ai nuovi impianti, i criteri di risanamento eventuale, le Sanzioni e i Soggetti responsabili dei Controlli.
In pratica i Gestori di impianti di telefonia devono presentare ai Comuni interessati un Piano di installazione di nuovi impianti, corredando tale piano dei necessari elaborati tecnici contenenti i dati che consentono di valutarne l’impatto ambientale. Entro 90 giorni dalla presentazione del Piano, i Comuni rilasciano l'approvazione o meno in tutto o in parte, tuttavia sembra valere in questo caso il criterio del Silenzio-Assenso.
I Comuni hanno facoltà di emettere loro Regolamenti, anche se ciò può rientrare poi in un quadro di conflitto normativo fra Leggi Statali e Legge e Norme locali. Spesso questi regolamenti comunali, non stabiliscono criteri "cogenti" di istallazione, (limiti più restrittivi di campo elettrico, minime differenze di quota fra antenne ed abitato, ecc), definiscono semplicemente più adeguati criteri di Pianificazione delle nuove installazioni, con il coinvolgimento strutturale dei Quartieri.
Oltre a questo, c'è anche da considerare il decremento del valore di un immobile, dovuto alla vicinanza di antenne, mi domando se può essere giustificato richiedere un indennizzo sia al Gestore di telefonia che al Proprietario dell'immobile che ha dato in affitto la sua proprietà per l’installazione delle antenne.
...e chissà...forse potrebbe anche essere giustificato richiedere al Comune, che ha dato la concessione per motivi di pubblica utilità, la detassazione dell' IMU-TASI
In fondo queste sono solo libere considerazioni, di un libero pensatore...ma spero aprano uno spiraglio di attenzione.


In questi giorni, vedo spesso immagini, post di cibo, dai tortellini alle lasagne, dalle grigliate al brasato, quindi ho deciso di offrire alternativa, vi presento una particolare categoria di cocktail, il pousse cafe.
Ma cosa è il pousse cafe?
Il Pousse-caffe,(detto anche Layered drink) è una tipologia di cocktail basato sulla densità, spesso servito in bicchierino da shot, preparato più per un piacere estetico che per il sapore. Chi ha una certa età ricorderà il famoso B52!
Questo pousse-cafe è formato da tre colori (che ricordano appunto il tricolore italiano), ottenuti mescolando tra loro gli ingredienti, a due a due, prima di versarli nel bicchiere:
3 cucchiaini di granatina
1 cucchiaino di cherry stock
1 cucchiaino di menta bianca
3 cucchiaini di anisette
4 cucchiaini di chartreuse gialla
Alcune gocce di curacao blu
Preparate tre bricchetti, tipo quelli della partecipazione Finalese nella compagine del nostro Consiglio Comunale.
Preparate in cucchiaino, avete presente quell’utensile cui spesso ci si dimentica l’utilizzo, un poco come il nostro Presidente del Consiglio Comunale? …ma necessario!
Mettete in un bricchetto, che so , il bricchetto Za**i, la Granatina con il Cherry, mescolate con l’utensile cui ogni tanto ci si ricorda che serve, e versate nell'apposito bicchiere cilindrico.

Ripetete l'operazione nell'altro bricchetto, quello che avrete contrassegnato come ad esempio Don Pala, con la Menta e l'Anisette; quindi versate questo miscuglio, goccia a goccia, sul precedente.
Fate lo stesso con l'ultimo bricchetto, identificato come vostra preferenza di scelta tra bartender della maggioranza del Consiglio Comunale…io però suggeririrei quel giusto pizzico di inutille estraneità territoriale. Unite la Chartreuse e il Curacao Blu e versateli, sempre goccia a goccia, sullo strato bianco.
Fatto….ecco ottenuto l’Italia Pousse Cafe alla Finalese.
